Sole sulla pelle, abbronzatura protetta è meglio

Con l’inizio dell’estate l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro informa su come esporsi ai raggi solari riducendo i rischi. Progressi degli studi sul melanoma cutaneo con il contributo Airc

Foto di repertorio dal sito www.airc.it

Foto di repertorio dal sito www.airc.it

Milano, 20 giugno 2017 - L'esposizione al sole è un piacere, un toccasana per la pelle con la giusta protezione, ma può rappresentare il primo fattore di rischio per il melanoma cutaneo che in Italia è il terzo tumore più frequente sotto i 50 anni. Con l’inizio dell’estate occorre proteggere la pelle senza pensare solo all'abbronzatura. L’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (Airc) informa su come affrontare i raggi solari riducendo i rischi e contestualmente presenta i più recenti progressi raggiunti dalla ricerca per la cura del melanoma. Si stima che nel 2016 in Italia più di 13mila persone - 7.200 uomini e 6.600 donne - abbiano ricevuto una diagnosi di melanoma della cute, che rappresenta da solo il 3% di tutti i tumori. Il rischio di sviluppare un melanoma cutaneo è elevato sia negli uomini (se ne ammala 1 su 66) sia nelle donne (1 su 84).

La buona notizia è che la sopravvivenza a 5 anni per i melanomi cutanei in Italia è pari all’85,4%, ma la diagnosi precoce è fondamentale. Con l’inizio dell’estate AIRC ricorda i progressi della ricerca per la cura del melanoma, che negli ultimi anni sta modificando drasticamente il trattamento di questa patologia, grazie alla recente introduzione dell’immunoterapia e ai protocolli combinati con gli altri approcci terapeutici.

AIRC ha destinato quest'anno quasi 2,7 milioni di euro per 35 progetti nell’ambito del melanoma. Partendo dai successi dell’immunoterapia, questo approccio si sta sempre più integrando nel percorso di cura del paziente oncologico, in aggiunta a chirurgia, radioterapia e chemioterapia. Oltre che sull’immunoterapia, i ricercatori AIRC stanno concentrando i loro studi sull’identificazione di biomarcatori prognostici, sui meccanismi di progressione della malattia e sulla resistenza alle terapie, la caratterizzazione di nuovi potenziali farmaci inibitori del melanoma.

L’esposizione a raggi UV dunque raddoppia il rischio di sviluppare un melanoma rispetto a chi non si espone, percentuale che aumenta negli individui a fototipo chiaro. La prevenzione riveste quindi un ruolo cruciale, sottolineato anche dal Codice europeo contro il cancro, che dedica a questo tema una delle 12 raccomandazioni per ridurre il rischio di tumore: evitare lunghe esposizioni al sole, con particolare attenzione ai bambini; usare le protezioni solari sulla pelle; non abusare delle lampade artificiali ma privilegiare una abbronzatura equilibrata naturale senza scottature.