Genova, smantellata la 'banda dei tir'. Sette in manette

I sette arrestati, sei italiani e un cittadino romeno, avrebbero colpito almeno 4 volte. Tra loro parlavano in codice, ma i carabinieri si sono insospettiti quando l'autista del gruppo diceva alla moglie: "Sono con una prostituta" in realtà il carico rubato. L'indagine è partita da un furto di passeggini

Polizia stradale (CUSA)

Polizia stradale (CUSA)

Genova, 20 set. (LaPresse) - Passeggini, formaggi carni e vino. Sono almeno quattro i furti messi a segno dalla cosiddetta 'banda dei tir', per un bottino complessivo di oltre 300mila euro. Le indagini del nucleo investigativo dei carabinieri di Genova che hanno portato questa mattina a sette ordinanze di custodia cautelare per furto, ricettazione e riciclaggio erano cominciate nel luglio 2013 in seguito al furto, avvenuto a Busalla, del rimorchio di un autoarticolato della Peg Perego pieno di passeggini, per un valore di fabbrica di più di 165mila euro.

I sette, sei italiani e un cittadino romeno che faceva da autista e da guardiano del carico rubato, erano tutti esperti, con precedenti specifici alle spalle. Arrivavano di notte con una motrice, sganciavano i rimorchi dalle motrici e li agganciavano alla loro. L'autista era l'unico che non partecipava alla divisione degli utili ma veniva stipendiato per il lavoro svolto. I proventi del furto venivano reintrodotti nel mercato attraverso canali clandestini. Il primo mercato della banda, che agiva principalmente tra Emilia Romagna, Liguria e Lombardia, era Milano. In alternativa il carico finiva a Napoli, città di origine di quattro dei sette membri della banda.

Dei sette arrestati, di età compresa tra 25 e 50 anni, quattro sono finiti in carcere mentre tre sono agli arresti domiciliari nei propri luoghi di residenza in Lombardia e in Emilia Romagna. Quando individuavano un carico i ladri utilizzavano un linguaggio in codice: 'Stasera andiamo a mangiare' significava che il carico da rubare era stato individuato, 'Siamo al ristorante' voleva dire che erano in azione e, completato il colpo, ' Abbiamo mangiato'. L'autista, parlando al telefono con la moglie per avvertirla che non sarebbe andato a casa perché aveva un carico da sorvegliare, utilizzava invece una formula che non poteva non insospettire gli investigatori: 'Sono con la prostituta'. 

IN CODICE ALLA MOGLIE : SONO CON UNA PROSTITUTA (IL TIR CHE RUBAVA) E CARABINIERI INSOSPETTITI- Il carico rubato era la "prostituta" con cui passare la notte. Il fatto però che la comunicazione di una notte brava venisse fatta da un uomo alla propria moglie ha insospettito i carabinieri del nucleo investigativo di Genova che stamattina hanno arrestato sette persone con l'accusa di avere formato una banda dedita al furto di tir e al riciclaggio delle merci contenute all'interno. Quattro sono originari della Campania, due della Calabria, e l'ultimo è uno straniero della Romania: Domenico Iannello, 38 anni, Alin Radu, 25, Raffaele Mosiello, 38, Gerardo Maiocchi, 44, Francesco Morabito, 37, Vincenzo Mirante, 50, e Vincenzo Campanile, 37. I primi quattro sono finiti in carcere, mentre per gli altri tre il gip ha disposto gli arresti domiciliari. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, la banda individuava il tir da rubare e lo sganciava dalla motrice per poi nasconderlo in garage e parcheggi di persone compiacenti. Una volta recuperato il carico, la merce veniva rivenduta a commercianti amici di Milano o Napoli. I luoghi dove hanno colpito i sette sono Liguria, Lombardia ed Emilia Romagna. 

Il primo furto da cui è partita l'indagine è avvenuto lo scorso giugno a Busalla dove la gang era riuscita a impossessarsi un un carico della Peg Perego del valore commerciale di circa 170 mila euro. Alla banda i militari contestano anche il furto di carni, vini e formaggi per un totale di altri 100 mila euro.