Giovedì 25 Aprile 2024

Banche pronte, ma non basta

di Antonio Patuelli

LE BANCHE operanti in Italia sono quelle che hanno complessivamente chiesto e ottenuto la maggiore parte di finanziamenti dalla Bce nella prima asta Tltro, la prima destinata esclusivamente a nuovi prestiti alle imprese. Infatti, ben 23 miliardi di Euro sono stati assegnati alle banche italiane sul totale di 82,6 miliardi destinati complessivamente alle banche di tutta Europa. Insomma, è stato assegnato all’Italia più di un quarto dell’ammontare totale destinato alle banche (e quindi alle imprese) d’Europa, quando l’Italia, per ogni parametro, rappresenta solitamente ben meno di un quarto dell’Europa. 

COSÌ, le banche operanti in Italia hanno usufruito più delle altre della prima asta Tltro. Ciò fornisce da subito, indubbiamente, maggiori potenzialità di nuovi prestiti per le imprese italiane. Ma questi elementi fanno emergere anche altri, diversi aspetti da analizzare: innanzitutto questi dati evidenziano che la crisi economica continua e riguarda tutta Europa dove la prudenza non è casuale. Infatti, le richieste di nuovi prestiti per investimenti non appaiono attualmente cospicue generalmente in tutta l’Europa.

LE BANCHE italiane, che nei mesi scorsi hanno effettuato con successo ingenti aumenti di capitale, oggi sono irrobustite e pronte per offrire nuovi prestiti alla clientela, come già dimostrano i cospicui incrementi dei mutui in questo 2014, ben prima e indipendentemente dalla nuova importante liquidità fornita dalla Bce con la Tltro che, direttamente o anche indirettamente, potrà permettere nuovo credito a tutto il sano mondo imprenditoriale, comunque, anche liberando altra liquidità, frutto della normale raccolta e attività bancaria, anche per i settori produttivi non compresi nelle finalità della Tltro. 

ORA le decise e positive scelte monetarie della Bce sono pienamente in atto. Le banche in Italia sono pronte per nuovi e sani prestiti basati su corretti piani industriali e con il pieno rispetto della legalità, anche tributaria. Quindi occorre che tutte le strategie italiane per la ripresa dello sviluppo siano indirizzate al rilancio degli investimenti delle imprese che sono indispensabile presupposto per erogare nuovi prestiti alle imprese in applicazione delle strategie indicate dalla Bce proprio con questa nuova Tltro.

IN TAL SENSO, per favorire nuovi investimenti e conseguentemente nuovi prestiti bancari, è auspicabile un rafforzamento delle garanzie (anche parziali) pubbliche per le imprese, anche con l’intervento della Cassa Depositi e Prestiti. Insomma, occorre che ciascuno faccia tutto quanto gli spetta per rilanciare finalmente lo sviluppo: le banche si sono ben preparate e sono pronte a fare tutta la propria parte, ma non possono fare tutto.

di Antonio Patuelli *Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana

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