Mercoledì 24 Aprile 2024

Baltimora, afroamericano muore in prigione dopo 7 giorni di agonia. Ancora accuse alla polizia / VIDEO

La comunità di colore era già sul piede di guerra perché fin dall'inizio erano poco chiare le ragioni dell'arresto di Freddie Grey. L'uomo poi è morto per fratture al collo e alla spina dorsale.

Baltimora, nero muore dopo arresto (da youtube)

Baltimora, nero muore dopo arresto (da youtube)

Baltimora, 20 aprile 2015  - Un altro filmato, girato con il telefonino cellulare anche se meno esplicito di quello che inchiodò l'agente che uccise alle spalle un afroamericano a Nord Charleston, sta mettendo in serie difficoltà la polizia di Baltimora, nel Maryland, che il 12 aprile arrestò senza un motivo ufficiale il venticinquenne nero Freddie Grey, morto sette giorni dopo in ospedale, dove era stato ricoverato per fratture al collo e alla spina dorsale. "E' precipitato in un coma, come morto, poi è stato resuscitato. Ha lottato per la vita e poi se n'è andato", ha detto al Baltimore Sun l'avvocato della famiglia, Billy Murphy.

Nel filmato non si riesce a comprendere cosa abbia spinto tre agenti a fermare Gray e infilarlo dentro il furgone cellulare, sebbene Jerry Rodriguez, vice capo della polizia, abbia spiegato che Gray potrebbe essere stato coinvolto in attività criminali. Ma è stato lo stesso Rodriguez a dire, successivamente, che le che le ragioni del fermo erano "un po' vaghe" e "non vi sono prove di colluttazioni con i poliziotti" che possano aver causato quelle ferite. Un'indagine è in corso, ma, tra le proteste che stanno sorgendo nella città, Murphy ha sottolineato di aspettarsi poco dall'inchiesta: "Terranno segrete le circostanze in cui è morto finché non verranno fuori con una versione addomesticata e in grado di sollevarli dalle loro responsabilità".