Giovedì 18 Aprile 2024

Riforme, si va a rilento. Protesta Pd: "Avanti così?". Napolitano: "Attenti ai danni della paralisi"

Il premier: "Italia deve tornare a essere credibile". Poco più di due ore per votare 3 emendamenti. E il Pd attacca Grasso. Il premier Renzi: "Frenatori preoccupati perchè stiamo riuscendo a fare le riforme". Presentate oltre 900 richieste di voto segreto

Il presidente del Senato Pietro Grasso (Ansa)

Il presidente del Senato Pietro Grasso (Ansa)

Roma, 23 luglio 2014 - Procede a rilento, a causa dell'ostruzionismo M5S, la votazione sulle riforme costituzionali del ddl Boschi. L'assemblea ci ha messo due ore (dalle 16.30 alle 18.30) per bocciare appena tre dei quasi 8000 emendamenti. Circa due ore ci sono voluti per respingere i primi due: lo 01.11 e lo 0.12 sull'abrogazione della circoscrizione estero e sul voto per corrispondenza. Poco meno di 20 minuti invece per bocciare il terzo: lo 01.13 che chiedeva di sopprimere le limitazioni al diritto di voto per effetto di sentenza penale irrevocabile e di introdurre modifiche anche alla prima parte della Costituzione al Titolo IV sui diritti politici. La seduta è stata  poi interrotta per consentire ai senatori di andare alla Camera per la seduta congiunta per l'elezione dei membri di Csm e Consulra che spettano al Parlamento. Domani, ha spiegato Gasparri, ci saranno sedute alle 9.30 e alle 16. 

PROTESTA PD - Il Pd però non ci sta e attacca il presidente del Senato Grasso. "Un'ora e mezza per votare un emendamento ci dice molto su qual è il nostro futuro", ha commentato il capogruppo Pd Luigi Zanda. Subito dopo ha preso la parola Pier Ferdinando Casini, che si associa, seppur con parole più forti, alla 'protesta' del capogruppo Pd. Parole, quelle dell'esponente Udc, che suscitano la reazione dei grillini e del senatore azzurro Domenico Scilipoti, più volte ripreso dal presidente di turno, Maurizio Gasparri. "Il capogruppo del Pd Luigi Zanda si lamenta perchè ci è voluta più di un'ora per votare un solo emendamento. A lui e a tutto il suo gruppo rispondiamo: è la democrazia, bellezza!", ha replicato il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Senato, Vito Petrocelli. "Ma il Pd scalpita perche' e' allergico a queste regole o solo perche' ha voglia di andarsene in ferie?", ha concluso.

INCONTRO NAPOLITANO-GRASSO -  Interpellate sull'incontro tra il Capo dello Stato ed il Presidente del Senato Grasso, fonti del Colle fanno sapere che il Presidente Grasso ha illustrato l'andamento dei lavori a Palazzo Madama sulle leggi di riforma costituzionale, mettendo in luce le gravi difficoltà rappresentate da un ostruzionismo esasperato, tradottosi in un numero abnorme di emendamenti. Il Presidente della Repubblica ha insistito sul grave danno che recherebbe al prestigio ed alla credibilità dell'istituzione parlamentare il prodursi di una paralisi decisionale su un processo di riforme essenziale ai fini di una rinnovata funzionalità del sistema istituzionale.

SCRUTINIO SEGRETO - Dopo una lunga riunione della Giunta pe ril regolamento, il presidente Grasso ha annunciato in Aula che sarà ammesso lo scrutinio segreto solo per gli emendamenti che riguardano le funzioni delle Camere e le minoranze linguistiche. Grasso ha inoltre precisato che il voto segreto "non preclude" il ricorso al cosiddetto 'canguro', ovvero lo strumento che rende possibile "la votazione delle parti comuni degli emendamenti con conseguente effetto preclusivo sugli emendamenti successivi in caso di reiezione". In tutto, le richieste di voto segreto sono state 920. "Un numero che non ha precedenti nella storia parlamentare", ha commentato il presidente del Senato.

NORMA TAGLIA-BOLLETTE - E arriva anche una nuova norma taglia-bollette.  Nel pacchetto di 19 emendamenti presentato dai relatori al dl competitività ce n'è uno che riguarda lo spalma-incentivi e che riscrive il taglia- bollette. L'emendamento riscrive l'art.26, cambiando lo spalma incentivi: introducendo, cioè, opzioni per gli incentivi (3 scaglioni di riduzione a seconda della potenza degli impianti , la possibilità per i beneficiari di incentivi pluriennali per il fotovoltaico di cedere quota degli incentivi a un "acquirente selezionato tra i primari operatori finanziari europei", e una norma anti-contenziosi con accordi tra governo e banche.

RENZI - ''Non ci sono ostacoli che ci potranno fermare per la riforma costituzionale. Qui non molla nessuno". Lo dice Matteo Renzi parlando del dibattito in corso al Senato sulle riforme. All'inagurazione dell'autostrada A35-Brebemi il premier pensa soprattutto ai prossimi voti in Aula: "Sul voto segreto potranno anche farci qualche scherzetto ma torneremo alla Camera e lo sistemeremo''. Sull'iter da compiere, il premier è ottimista: la riforma costituzionale va fatta e ''alla fine di questo percorso l'Italia sarà messa nelle condizioni di tornare a correre. Se non si fanno le riforme costituzionali e istituzionali non saremo credibili nemmeno per le altre''. Poi la stoccata agli statali negligenti: "I dipendenti della Pubblica Amministrazione saranno premiati se fanno bene, mandati a casa se fanno male". E in serata il premier riaffronta il tema. "I 'frenatori' sono preoccupati perchè "stiamo riuscendo davvero a fare le riforme". "Uno spot migliore non ce lo potevano fare",  ha commentato il presidente del Consiglio riferendosi all'ostruzionismo in atto sul ddl Boschi. Per quanto riguarda le 'concessioni' e i 'compromessi' ventilati da qualcuno, il premier ai suoi ricorda che il quadro delle riforme deve essere 'unitario' e 'condiviso'.