Bruxelles, il ministro Pinotti: la Ue deve correre più dei terroristi

Il ministro della Difesa a Ballarò: "Bisogna dar vita a un maggior coordinamento in tema di sicurezza e alla condivisione delle intelligence"

Il ministro della Difesa Roberta Pinotti (Ansa)

Il ministro della Difesa Roberta Pinotti (Ansa)

Roma, 22 marzo 2016 - Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, riguardo alle stragi di Bruxelles parla di "preoccupazione alta, e non da ora", dice riferendosi al post attentati di Parigi. Intervenendo a Ballarò, il ministro spiega: "Perché il terrorismo non vinca bisogna rispondere con i giusti strumenti. Questo è un attacco alla nostra democrazia e l'Europa deve correre più velocemente dei terroristi" dando vita a un maggior coordinamento in tema di sicurezza e alla condivisione delle intelligence.  Pinotti preferisce non usare le parole 'siamo in guerra' perché, spiega, "siamo difronte a attacchi nuovi e diversi, sono attacchi terroristici coordinati dal fatto che il terrorismo si vuole fare stato. E' un momento di difficoltà ma bisogna restare lucidi e fermi perché il terrorismo non deve vincere e quindi dobbiamo rispondere con i giusti strumenti". 

Per Roberta Pinotti "non c'è dubbio che stanno colpendo cercando di scegliere in modo accurato gli obiettivi da colpire: c'è una strategia, terribile, ma è una strategia". Mentre da parte europea "c'è un ritardo rispetto a quel che sta succedendo. Dovremmo correre di più su come mettere insieme difesa, sicurezza, capacità dell'antiterrorismo dei diversi paesi europei di agire insieme. C'è già uno scambio di informazioni e passi avanti sono stati fatti, ma le sfide dell'oggi ci devono spingere a correre. Le sfide sono comuni".

Inoltre, aggiunge Pinotti, "la lotta al terrorismo si fa in Libia, ma anche in Siria e Iraq, ma solo insieme ai libici quando avranno un governo. Quando si parla di Libia - ha spiegato il ministro - si parla di una missione di stabilizzazione della Libia che non ha nulla a che vedere con la guerra o l'invasione della Libia. Quando ci sarà un governo aiuteremo la stabilizzazione. Poi c'è il tema della lotta al terrorismo che riguarda alcune zone della Libia ma anche Siria e Iraq. La lotta al terrorismo si deve fare, però, insieme ai libici. Intervenire contro il terrorismo in Libia con i libici è la chiave per sconfiggere il terrorismo".