Venerdì 19 Aprile 2024

E' l’Asteroid-day, ecco cosa si celebra

Una giornata nell’anniversario della misteriosa catastrofe di Tunguska

Asteroide (Olycom)

Asteroide (Olycom)

Roma, 30 giugno 2016 - Oggi, 30 giugno, si celebra in tutto il mondo l’Asteroid-day e la data non è certo casuale perché il 30 giugno del 1908 si verificò la famosa catastrofe di Tunguska, un evento che presenta ancora aspetti misteriosi, ma molto probabilmente si trattò dell’impatto con la Terra di un meteorite di grandi dimensioni o di una cometa. Uno degli eventi più disastrosi che la storia ricordi. "Attenti al cielo!", dunque, come ammoniva la frase finale del film di fantascienza “La cosa da un altro mondo” (1951), perché dal cielo possono pioverci addosso pericoli di ogni sorta.

Di queste "piogge" parla anche la Bibbia e precisamente nel libro di Giosuè là dove è scritto "Il Signore scagliò dal cielo grosse pietre contro il nemico di Israele…".

Ogni giorno sul nostro pianeta si depongono migliaia di tonnellate di polvere cosmica ma possono pioverci sulla testa anche meteoriti di piccole o grandi dimensioni e alcuni di questi possono costituire un potenziale pericolo. Ogni tanto, infatti, si sente parlare di oggetti in rotta di collisione con la terra o di corpi celesti che hanno «sfiorato» il nostro pianeta.

FIN dalla sua formazione la Terra è stata sottoposta a bombardamenti di ogni tipo e solamente la presenza dell’atmosfera e soprattutto i mutamenti della sua superficie causati dalla orogenesi hanno contribuito a cancellare molte di queste tracce. Ma senza l’atmosfera l’aspetto del nostro pianeta sarebbe molto simile a quello della Luna. Uno dei crateri meteorici più famosi è sicuramente il Meteor Crater nel deserto dell’Arizona, un "buco" largo poco più di un chilometro e profondo 170 metri, causato 50 mila anni fa da un meteorite di una trentina di metri di diametro. È stato calcolato che l’impatto sviluppò una energia seicento volte la bomba atomica di Hiroshima.

È ormai assodato che anche la famosa estinzione dei dinosauri di 60 e passa milioni di anni fa sia stata causata dall’impatto di un meteorite. Ma senza andare troppo indietro nel tempo basterà ricordare l’evento del 19 gennaio 1993 quando alle ore 1.20 un meteorite del diametro di circa un metro "esplose" sul cielo di Lugo di Romagna illuminando a giorno tutta la zona.

FOSSE arrivato a terra, quel bolide avrebbe causato danni paragonabili allo scoppio di una bomba atomica. Per fortuna l’atmosfera lo frenò e lo fece esplodere a una altezza di una quindicina di chilometri. Attenzione, dunque, a questi asteroidi ai quali è dedicata la giornata di oggi, non certo per indurre paure o per fare del terrorismo astrale, ma per portare il discorso entro i binari di un discorso scientifico serio che metta in evidenza tutti gli aspetti del problema. E chi ne volesse sapere di più può leggere l’agile volumetto di Ettore Perozzi pubblicato dal Mulino e che si presenta con un titolo quanto mai stuzzicante: “Il cielo che ci cade sulla testa”. Perozzi è un fisico che si occupa di pianeti e di missioni spaziali ma è anche un ottimo divulgatore. Per la sua attività in questo campo l’asteroide n. 10027 porta il suo nome.

IL LIBRO è ricco di aneddoti che hanno come protagonisti gli asteroidi ma è anche una guida seria per entrare in questo mondo intricato. Se ci ripariamo dalla pioggia aprendo l’ombrello, è possibile aprire ombrelli speciali per ripararci da questi asteroidi? Perozzi racconta le contromisure messe in campo dai terrestri (leggi astronomi) per far fronte a questi pericoli. Sono già attive alcune «sentinelle» che tengono monitorato il cielo e altri progetti sono in cantiere per rendere il nostro pianeta sempre più sicuro da questi attacchi.

Ed è curioso che uno di questi progetti sia stato chiamato B612, che non è il nome di una vitamina bensì la sigla dell’asteroide sul quale viveva il Piccolo principe di Saint-Exupery. Stiamo parlando, infatti, di oggetti celesti, e un po’ di poesia non guasta.