Lunedì 15 Aprile 2024

Maltrattamenti all'asilo, i bambini costretti a mangiare anche vomito

Gli abusi e le vessazioni erano state commesse al Mazzanti di "Conselice" dal 2006 al 2010

Asilo nido (foto di repertorio)

RADAELLI - Monza asilo nido

Ravenna, 12 novembre 2014 - Emergono particolari inquietanti nella vicenda dell'asilo nido comunale Mazzanti di Conselice, dove tra il settembre 2006 e il dicembre 2010, le indagini dei carabinieri hanno accertato vessazioni verso almeno 42 bimbi tra gli 11 e i 36 mesi. Schiaffi, strattonamenti, tirate per i capelli, bambini chiusi al buio in bagno o nello sgabuzzino delle pulizie solo perché piangevano. O lasciati sporchi per una sorta di ritorsione o ancora obbligati a mangiare il cibo vomitato.

E poi tante offese, "soprattutto verso i bimbi meridionali e gli stranieri con epiteti del tipo nero di m...". È il quadro generale che secondo le quattro tra educatrici e ausiliarie sentite in Tribunale caratterizzava quotidianamente il "Mazzanti". 

Per questo due maestre sono già state condannate in abbreviato a tre anni e due mesi e a un anno e otto mesi: si tratta della coordinatrice Monica Medri, 52 anni, e dell' ausiliaria Aba Nigro, 45 anni. L'educatrice 45enne Michela Brunetti ha invece patteggiato un anno e otto mesi all'inizio del processo entrato nel vivo in mattinata e che vede ora come unica imputata una quarta maestra, la 59enne Alba Alberti, educatrice referente per il Comune di Conselice e tirata in ballo non per i maltrattamenti ma per favoreggiamento perché pur sapendo avrebbe ostinatamente taciuto.

La donna è difesa dagli avvocati Giacomo Foschini e Antonio Penserino. In parte civile figurano i genitori di sei bimbi e il Comune conselicese con l'avvocato Alessandro Melchionda.