"Cricca degli appalti", confiscati beni per 13 milioni a Balducci

La Guardia di Finanza ha confiscato beni immobili, tra cui un casale con piscina a Montepulciano, autoveicoli, quote societarie e conti bancari all'ex provveditore alle Opere pubbliche di Roma

Angelo Balducci (Foto Ansa)

Angelo Balducci (Foto Ansa)

Roma, 19 settembre 2014 - Beni per 13 milioni di euro sono stati confiscati dai finanzieri del comando provinciale di Roma all'ex provveditore alle Opere pubbliche di Roma nonché presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, Angelo Balducci, e ai componenti del suo nucleo familiare. La confisca, disposta dal Tribunale di Roma-Sezione Misure di prevenzione, riguarda beni immobili, tra cui un casale con piscina a Montepulciano, autoveicoli, quote societarie e conti bancari.

Secondo gli investigatori la cosiddetta 'cricca degli appalti' era ''un esteso e organizzato fenomeno di malaffare - si legge in una nota delle Fiamme gialle - definito da alcuni dei soggetti intercettati come "sistema gelatinoso" che, dal 1999, a fronte dell'uso sistematico della corruzione e di articolati illeciti tributari diretti a camuffare l'erogazione di tangenti, ha consentito la metodica assegnazione ad un numero chiuso di imprese favorite, in primis quelle di Diego Anemone, di rilevantissimi appalti pubblici, tra cui anche quelli relativi ai cosiddetti "Grandi Eventi" (Mondiali di Nuoto 2009, Vertice G8 all'Isola de La Maddalena, Celebrazioni del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia)''. 

Da questo ramificato 'sistema corruttivo' Balducci secondo gli accertamenti svolti dalle Fiamme Gialle di Roma, avrebbe tratto notevoli benefici accumulando un ingente patrimonio personale che, già sottoposto alla misura di prevenzione patrimoniale del sequestro nel giugno dello scorso anno, viene oggi definitivamente confiscato. 

Uno dei beni per un valore di 13 milioni di euro confiscati ad Angelo Balducci (Ansa)Tra i beni interessati dalla confisca vi sono svariati immobili di lusso, come l'abitazione romana dei Balducci, appartamenti sulle Dolomiti e in provincia di Pesaro e un lussuoso casale con piscina e relativi terreni a Montepulciano, la cui edificazione e ristrutturazione è stata curata proprio dall'impresa Anemone. 

La confisca di beni a Balducci arriva a breve distanza dal maxi-sequestro del centro sportivo Salaria sport village, del valore di circa 200 milioni di euro, operato dalla Guardia di finanza di Roma nei confronti dell'imprenditore Diego Anemone. Tale struttura rappresenta - come rivelato dalle articolate investigazioni economico-finanziarie delle Fiamme gialle - il frutto del reinvestimento di ingentissimi proventi giunti nelle casse delle imprese di Anemone a seguito dell'aggiudicazione pilotata degli appalti pubblici gestiti da Angelo Balducci ed attualmente è diretta da un'amministrazione giudiziaria che ne garantisce la continuità aziendale.