Udine, bracconiere in azione sotto gli occhi dei Forestali. Inseguito e preso

Uccisa una femmina di capriolo e, in casa dell'uomo, trovate teste di animali e una faina che appartiene alla fauna protetta

Capriolo in una foto Olycom

Capriolo in una foto Olycom

Udine, 15 marzo 2016 - Nei giorni scorsi personale del Nucleo Operativo del Corpo Forestale Regionale di vigilanza ambientale (NOAVA), affiancato da addetti della Stazione Forestale di Villa Santina e dell'Ispettorato forestale di Tolmezzo, ha portato a termine un'operazione antibracconaggio, riuscendo ad individuare e fermare un giovane del posto da tempo sospettato. In località Borgo San Giacomo in comune di Venzone, verso le ore 20.00, sotto gli occhi degli agenti è stato portato a compimento un atto di bracconaggio: veniva infatti osservata una vettura che procedeva lentamente lungo una strada isolata, contornata da boscaglia inframezzata da prati; una potente torcia elettrica frugava tra gli alberi alla ricerca di selvaggina. In un attimo, una brusca frenata, uno sparo ed una precipitosa ripartenza. Immediato l'intervento della pattuglia dei forestali che, nonostante l'inseguimento a sirene spiegate, è riuscita a fermare l'automezzo solo dopo che lo stesso si era infilato in un cortile privato tra le abitazioni. Con stupore gli agenti hanno scoperto che alla guida della vettura, accanto alla persona che da mesi si sospettava fosse dedita a questa attività, si trovava la giovane fidanzata.

All'interno dell'auto sono stati trovati una carabina calibro 22 (arma prediletta dai bracconieri in quanto, seppur vietata per la caccia, è notevolmente più silenziosa delle normali armi da caccia), un binocolo, un coltello da caccia, guanti gommati, sacchi di nylon e la torcia. Nel prato adiacente al luogo dello sparo è stata trovata una femmina di capriolo ferita nei quarti posteriori. Nonostante il pronto intervento del veterinario dell'AAS di Tolmezzo, l'animale purtroppo è morto dopo un paio di ore di agonia. La perquisizione dell'abitazione del giovane, tempestivamente effettuata dal personale forestale, ha poi permesso di rintracciare e sequestrare anche 4 teste di camoscio, 2 teste di capriolo di recente macellazione ed una faina (fauna protetta). Le indagini, protrattesi per mesi sotto la direzione della competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Udine, hanno visto impegnato il personale delle Stazioni forestali di Gemona del Friuli, Villa Santina, Pontebba, Resia e Tolmezzo, oltre che del NOAVA. Fondamentale inoltre la piena collaborazione del Comando Stazione Carabinieri di Venzone.  Per contatti con la nostra redazione: [email protected]