Suini allevati senza mutilazioni. "Il vento cambia anche in Italia"

Un accordo tra Ciwf e l'azienda Fumagalli ha portato ad un primo storico risultato: nei supermercati Esselunga si potranno acquistare prodotti di maiali trattati in modo diverso e migliore. La prima pietra per allevamenti umani

Maialini in una foto Ciwf

Maialini in una foto Ciwf

Roma, 25 luglio 2016  - Grazie al lavoro del Settore Alimentare di Compassion in World Farming (Ciwf), che ha collaborato con l'azienda Fumagalli Industria Alimentari, per la prima volta in Italia, dei suini saranno allevati senza castrazione chirurgica e mutilazioni e con ulteriori accorgimenti che migliorano il benessere di questi animali. I prodotti raggiungeranno la grande distribuzione e sono già disponibili presso i supermercati Esselunga. Suini che hanno il 25% di spazio a disposizione in più rispetto a quanto previsto dalla legge, e paglia o altri materiali analoghi per grufolare ed esprimere i propri comportamenti naturali. Scrofe che allattano i propri piccoli senza essere rinchiuse in una gabbia e piccoli che non subiscono castrazione chirurgica e taglio della coda senza anestesia durante i primi giorni di vita. Una vita migliore per decine di migliaia di suini ogni anno, un esempio che dimostra che un modo di allevare gli animali più rispettoso del benessere animale è possibile e sostenibile.

Nel 2014 Ciwf Italia aveva lanciato la campagna Siamodegni, che chiedeva ai supermercati italiani di rendere disponibili per i consumatori almeno una linea di prodotti suinicoli (compresi insaccati e prosciutti) rispettosa della legge. La petizione associata alla campagna aveva raccolto ben 87.000 firme, a dimostrazione di quanto i cittadini del nostro paese siano sensibili all'argomento. La richiesta di Ciwf derivava dalla terribile situazione in cui versa l'allevamento suinicolo in Italia, dove la stragrande maggioranza dei 10 milioni di maiali allevati ogni anno vivono in condizioni di estrema sofferenza e, per alcuni aspetti, nemmeno conformi ai requisiti di legge, rinchiusi in spazi angusti, senza luce naturale, senza paglia o altri materiali analoghi, essenziali per esprimere i comportamenti naturali della loro specie. Per evitare che sfoghino la loro aggressività gli uni sugli altri, ai suini viene preventivamente tagliata la coda, a pochi giorni di vita, senza anestesia e viene praticata sistematicamente la castrazione chirurgica, anche questa senza anestesia. Cosi' in un comunicato Ciwf Italia.

Ciwf Italia, nel 2013, ha realizzato una video inchiesta in allevamenti italiani, le cui immagini descrivono inequivocabilmente queste drammatiche condizioni. Un quadro ben lontano dalla millantata qualità del Made in Italy. Oggi il lavoro di successo del Settore Alimentare di Ciwf, dimostra che queste sofferenze non sono necessarie. È possibile allevare i suini dando loro maggiore spazio, paglia e materiali simili, evitando allo stesso tempo che le scrofe siano rinchiuse in gabbia durante l'allattamento, e che i suinetti siano soggetti a dolorose mutilazioni come amputazione chirurgica della coda e castrazione.

Un'alternativa alla castrazione chirurgica esiste, infatti, ed è un normale vaccino, usato già da tempo in molti paesi d'Europa e del mondo. Il passaggio alle nuove condizioni è già iniziato e sarà completato, entro i prossimi 5 anni, per la totalità dei suini di Fumagalli. "Finalmente possiamo celebrare una vittoria fondamentale per i suini italiani, che segna il primo vero concreto passo verso la fine dell'allevamento intensivo di questi animali nel nostro paese. Date le terribili condizioni in cui sono costretti a vivere i suini negli allevamenti italiani, persino la possibilità di acquistare prodotti suinicoli derivanti da maiali allevati nel pieno rispetto della legge era negata ai consumatori. Ora, grazie al lavoro di Ciwf, i consumatori italiani avranno la possibilità di scegliere prodotti non solo già conformi alla normativa, ma la cui azienda produttrice sta mettendo progressivamente in pratica condizioni di allevamento superiori a quanto previsto dalla legge, facendo del benessere animale una delle componenti chiave dei suoi prodotti. Il vento del cambiamento è arrivato anche in Italia", dichiara Annamaria Pisapia, direttrice di Ciwf Italia Onlus.  Per contatti con la nostra redazione: [email protected]