Martedì 16 Aprile 2024

Macerata, recuperati i resti di un camoscio d'Abruzzo: 2 denunce

Sequestrate munizioni e polvere da sparo oltre a trappole. Operazione della Forestale su disposizione della Procura della Repubblica

I resti del camoscio d'Abruzzo

I resti del camoscio d'Abruzzo.

Macerata, 13 giugno 2015 – Il personale del Coordinamento Territoriale per l'Ambiente di Visso e del Comando Provinciale di Ancona, su disposizione della Procura della Repubblica di Macerata ha eseguito alcune perquisizioni presso le abitazioni ed altre strutture in uso a due soggetti residenti in Comune di Ussita (MC). I forestali impegnati nei controlli hanno subito rilevato gravi illeciti inerenti la detenzione di munizioni e polvere da sparo detenute e custodite illegalmente prontamente sequestrate, poi nel corso delle attività, all’interno di una baracca in lamiera è stato rinvenuto un rarissimo trofeo di Camoscio d'Abruzzo, oltre a una tagliola la cui introduzione nel Parco è sanzionata penalmente dalla legge quadro sulle aree protette. 

I reati contestati ai due soggetti, che hanno agito in concorso, vanno dalla illecita detenzione di munizioni, al bracconaggio, all'uccisione di specie selvatiche protette, con pene che prevedono fino a 2 anni di arresto.Le indagini in corso da oltre due mesi, dirette dal Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Macerata, sono state particolarmente complesse a causa dell'orografia del territorio, difficilmente raggiungibile a piedi, ed alla presenza di pochissime vie di comunicazione, facili da presidiare dai bracconieri che agivano quindi indisturbati anche durante le ore diurne. 

Il camoscio d'Abruzzo è una specie gravemente minacciata di estinzione, recentemente reintrodotta nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, con un rilevante stanziamento di fondi e risorse pubbliche; la popolazione attuale conta solo poche decine di  esemplari, e l'uccisione anche di un solo animale può comportare un grave danno per la conservazione della specie. Il contrasto al bracconaggio rimane uno degli obiettivi principali del Corpo forestale dello Stato nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini quale strumento di salvaguardia della biodiversità faunistica dell'area protetta, che annovera alcune specie tra le più rare dell'Appennino come  l'Aquila Reale, il Lupo e il Camoscio d'Abruzzo.   Per contatti con la nostra redazione: [email protected]