Mercoledì 24 Aprile 2024

Cavriglia, trasferito anche lo struzzo Garibaldi

L'amministrazione fa il bilancio della sistemazione degli animali ospiti dello zoo dismesso. I macachi sono già in Olanda

Lo struzzo Garibaldi

Lo struzzo Garibaldi

Roma, 3 ottobre 2016 - L' amministrazione Comunale di Cavriglia sta portando avanti a grandi passi il processo di riqualifica e recupero del Parco Naturale, un procedimento che ha sempre messo in primo piano la salute ed il benessere degli animali che vivono o hanno vissuto per anni nell'area naturale alle porte del Chianti, vista la mutata sensibilità nei riguardi di quest'ultimi nel corso del tempo.  

Nel corso degli ultimi due anni con la collaborazione di Leal, sono state trasferite già oltre 40 specie e nell'ultima estate è stata data una grande accelerata all'operazione con lo spostamento degli animali esotici. Da questo punto di vista, con la grande collaborazione della dottoressa Carmen Aiello e dei professionisti dell'associazione Salviamo gli Orsi della Luna, è perfettamente riuscito il trasferimento della colonia di 18 macachi giapponesi verso il Rescue Animal Center di Almere in Olanda, risalente allo scorso 31 luglio, operazione unica in Italia per complessità e numero di esemplari interessati.

Nei giorni scorsi inoltre è stato trasferito lo struzzo Garibaldi nel “Leopark”, parco naturale privato di Todi, in Umbria, specializzato nell'accoglienza di specie di animali selvatici. Anche in questo caso quindi, come era avvenuto in estate per il trasferimento dei macachi, l'amministrazione ha individuato una struttura all'avanguardia dove Garibaldi vivrà in semilibertà, in un'area di molti ettari, a diretto contatto con la natura ed insieme ad altri animali. Nelle prossime settimane partirà anche il bisonte verso una struttura che l'amministrazione sta valutando. Quanto all'orso, viste l'età (38 anni) e le condizioni di salute, l'amministrazione ha stabilito di continuare ad assisterlo quotidianamente con amore, cure ed accorgimenti tramite l'opera della Cooperativa Beta e del veterinario Mauro Della Gatta, pur restando disponibile ed aperta ad individuare qualsiasi soluzione per tutelare al meglio la sua salute ed il tempo che gli resta da vivere. Presto dunque il Parco di Cavriglia tornerà ad acquisire le sue peculiarità più antiche, naturali, storiche ed archeologiche, senza animali al suo interno, facendo risparmiare tra l'altro annualmente risorse economiche molto importanti da dedicare al sociale, settore profondamente in crisi purtroppo negli ultimi anni. Così si legge in una nota diramata dall'amministrazione di Cavriglia. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]