Giovedì 18 Aprile 2024

"Vivisezione. La Rai rispetti il contraddittorio"

Il presidente del Partito animalista europeo Stefano Fuccelli sollecita la direzione generale ad ascoltare gli esperti fautori dei metodi alternativi dopo l'intervista alla giovane malata che appoggia la sperimentazione animale

Scimmie in una foto Olycom

Scimmie in una foto Olycom

Roma, 13 ottobre 2015 - "Ricerca scientifica, la Rai intervista al Tg Uno Caterina Simonsen, la ragazza affetta da malattie rare e neurodegenerative, nota alla cronaca per essere stata bersagliata da insulti e minacce di alcuni animalisti poiché favorevole alla sperimentazione animale. Il servizio del Tg è stato incentrato sul monologo dell'unica intervistata, Caterina Simonsen, che insisteva sulla necessità dell' obbligatorietà dei test sugli animali sottolineando inoltre  che sarebbe stato un grave errore abolirli". E' quanto riferisce una nota del Partito animalista europeo che, ancora una volta, torna a sollecitare la Rai per il rispetto del contraddittorio.

"L'intervento della Simonsen preannuncia l'imminente edizione di Telethon giunta al 27° anno. Unico argomento è la sperimentazione animale, il metodo prevalentemente praticato da Telethon. Nessun contraddittorio di alcuna natura, scientifica, etica, politica o sociale che sia e nessun riferimento alla letteratura scientifica. Un'intervista che rende un pessimo servizio alla corretta e libera informazione senza omissioni o censure, fatto ancora più grave visto che l'argomento riguarda  la salute pubblica", sottolinea il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli.

"Non voglio entrare nel merito scientifico, sia perché non è la sede adatta sia perché non ne ho la facoltà come del resto la Simonsen che ha espresso un'opinione personale come malata e non come scienziata. E' tanto facile quanto pericoloso condizionare le masse ed ottenere uno stupido pietismo. Un argomento così importante e controverso non lo si può affrontare così superficialmente ed arbitrariamente come ha fatto il Tg 1", continua Fuccelli. "Abbiamo più volte invitato la direzione generale della Rai a realizzare un programma ove sia previsto un contraddittorio scientifico tra i pro test  e scienziati, medici e ricercatori esperti sui metodi avanzati senza uso di animali, gli stessi accreditati dal Ministero della Salute in quanto componenti la commissione ministeriale del Tavolo tecnico/scientifico sui metodi alternativi. Soltanto in questo modo è possibile dirimere le controversie o perlomeno tentare di riuscirci", aggiunge il presidente del Pae. "Preannunciamo sin da adesso che in caso di rifiuto da parte del servizio pubblico interesseremo l'autorità giudiziaria per omissioni d'atti d'ufficio e, se necessario, la Corte europea  dei diritti dell'uomo", conclude Fuccelli. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]