Martedì 23 Aprile 2024

Condanna, multa e confisca degli animali: una sentenza che fa storia

Il Tribunale di Busto Arsizio ha riconosciuto colpevoli due cittadini slovacchi accusati di traffico illecito di cuccioli di cane. Soddisfatta la Lav che si era costituita parte civile

Cuccioli sequestrati in una foto di repertorio (Foto Pasquale Bove)

Cuccioli sequestrati in una foto di repertorio (Foto Pasquale Bove)

Milano, 4 luglio 2016 - Una condanna a 6 mesi di reclusione, 3.000 euro di multa e la confisca degli animali: questa la sentenza emessa oggi, 4 luglio, dal Tribunale di Busto Arsizio nell’udienza conclusiva del processo a carico di due cittadini slovacchi legale rappresentante e dipendente della “Aquaimpex spol s.r.o.” società che commercializza cani con sede nella Repubblica Slovacca.  

I due sono stati giudicati colpevoli di maltrattamento animali, traffico illecito di animali da compagnia e falso, per aver introdotto dalla Slovacchia, nel mese di maggio 2011, ben 32 cuccioli di cane di varie razze, destinati alla vendita, privi di idonei sistemi di identificazione e di certificazioni sanitarie, e accompagnati da passaporti individuali che riportavano false date di nascita.  

I cuccioli, separati prematuramente dalla madre, in età inferiore a quella prevista dalla legge, erano trasportati a bordo di un veicolo privo di adeguato sistema di aerazione (così da rendere al suo interno la temperatura elevata), al buio e dentro gabbie sovraffollate. “Quella pronunciata dal Tribunale di Busto Arsizio è una sentenza importantissima, non solo perché si tratta di un caso emblematico che contiene tutti gli elementi delle introduzioni illegali: cuccioli strappati precocemente alla madre, assenza di microchip e certificazione sanitaria, condizioni di trasporto inadeguate, ma anche perché gli imputati non erano commercianti occasionali e poco organizzati, ma appartenevano a una società di vendita che avrebbe dovuto conoscere la normativa che regola le movimentazioni di animali all’interno dell’Unione Europea e verso il nostro Paese”, dichiara Ilaria Innocenti, responsabile LAV Area Animali Familiari. 

Il traffico dei cuccioli è un business che movimenta in Europa circa 300 milioni di euro all’anno. Si stima che solo in Italia arrivino illegalmente 8mila cuccioli ogni mese, quasi 100mila l’anno. Sono cifre enormi che identificano un fenomeno internazionale, lucidamente raccontato, dati e storie alla mano, nel libro scritto da Ilaria Innocenti e da Macri Puricelli, “La fabbrica dei cuccioli”, edito da Sonda. 

La LAV, da anni impegnata in importanti campagne per il contrasto del traffico di cuccioli, ha contribuito all’approvazione della Legge 201/2010 che introduce il reato di traffico illecito di animali da compagnia, e alla recente adozione di una importante Risoluzione del Parlamento Europeo per una più rigida regolamentazione della movimentazione degli animali d’affezione.  “Il modo più efficace per fermare il malaffare e la sofferenza degli animali coinvolti è scegliere di non sostenere la mercificazione della vita, optando sempre per l’adozione di un cane o di un gatto abbandonato”, conclude Ilaria Innocenti.  Il giudice ha anche condannato gli imputati al pagamento di una provvisionale di 5.000 euro  ciascuno in favore delle parti civili, LAV e Anpana. La LAV ringrazia gli avvocati Simona Aspesi e Jacopo Maria Guzzetti del Foro di Busto Arsizio per l’assistenza legale. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]