Giovedì 18 Aprile 2024

Dibattiti e presidi per liberare tutti i primati rinchiusi a Cesano

Animalisti italiani onlus, insieme con altre sigle, hanno promosso una conferenza e un sit in davanti al Centro di sperimentazione Enea/Cnr Casaccia dove sono rinchiusi 87 animali

Un momento del presidio a Cesano

Un momento del presidio a Cesano

Roma, 28 febbraio 2015 – L’Associazione Animalisti Italiani Onlus – www.animalisti.it  - con l’adesione di Equivita, Le.A.L., PAE, Irriducibili Toscani, Cani Sciolti, Istinto Animale, AssoVegan, AVCPP, Lav, Crac Europe, Oipa e SOS Gaia ha manifestato questo pomeriggio davanti al Centro di sperimentazione Enea/Cnr Casaccia di Cesano, a pochi chilometri da Roma, per far luce sulla vicenda iniziata oltre un mese fa e avere notizie sulle scimmie detenute all’interno della struttura. Nella mattinata si è svolta alle ore 10.30 una conferenza dal titolo “Sperimentazione e Macachi”, conferenza alla quale hanno partecipato illustri relatori quali il professor Bruno Fedi , Medico e chirurgo, docente di urologia, specialista in anatomia patologica, ginecologia, cancerologia, citologia, flebologia, bioetica; Walter Caporale, presidente Associazione Animalisti Italiani Onlus; la dottoressa Mariangela Ferrero, Psicologa dell'Asl di Pinerolo, esperta di rieducazione sociale dei macachi al centro C.R.A.S. di Bernezzo, Cuneo; Valeria Roni e Bruna Bonami, consulenti scientifici della Le.A.L.; Fabrizia Pratesi, presidente Equivita; Paolo Bernini, deputato M5S; Michele Pezzone, avvocato Animalisti Italiani Onlus; Florence Marchal, Crac Europe e infine Arturo Scialpi, dipendente del centro Enea che ha mosso motivate critiche alla gestione interna della struttura evidenziando mancanza di trasparenza nei procedimenti.

Alla conferenza è seguito poi il presidio nel pomeriggio. E’ passato oltre un mese dal blitz di giovedì 22 gennaio, che aveva acceso i riflettori sulla vicenda, quando gli Animalisti Italiani Onlus erano tornati davanti al Centro Casaccia con la proposta concreta di trasferire i macachi in quattro centri di recupero disponibili ad accoglierli e tutelarli, nello specifico: il Centro Recupero Animali Selvatici della Maremma di Semproniano (GR), il Centro tutela e ricerca fauna esotica e selvatica Monte Adone di Sasso Marconi (BO), il Centro Recupero Animali Selvatici di Cuneo e il Parco Faunistico di Pian dell’Abatino di Poggio San Lorenzo (Rieti).  Mirko Busto e Paolo Bernini erano i due deputati della Repubblica che avevano presentato una Interrogazione Parlamentare in merito alla vicenda Enea. Solamente giovedì sono riusciti a visitare lo stabulario accertando che all’interno sono detenute 87 scimmie di cui 65 macachi. I numeri iniziali parlavano di 120 primati all’incirca, numeri che fanno preoccupare vista la totale mancanza di comunicazione da parte del centro.  

Walter Caporale, Presidente dell’Associazione Animalisti Italiani onlus ha commentato:  “Siamo tornati davanti a questo Centro con la proposta concreta di salvare la vita alle scimmie detenute all’interno della struttura senza una motivazione e garantire loro una vecchiaia decente. Il vaso di Pandora è stato scoperchiato e pian piano uscirà fuori tutto quello che al momento si cerca di tacere. Oltre un mese di silenzio per poi consentire al deputati Paolo Bernini e Mirko Busto di entrare: in quel lasso di tempo sarebbero potute morire decine di primati, altri avrebbero potuto essere trasferiti, curati, fatti sparire. Non siamo qui a sventolare una bandiera per soddisfazione personale. Migliaia di persone si sono interessate a questa storia, oltre cento manifestanti erano qui con noi oggi, associazioni venute da tutta Italia e persino dall’estero. Siamo decisi ad arrivare fino in fondo e lo faremo, non si tratta solo di chiarezza, si tratta di salvare delle vite.” Per contatti con la nostra redazione: [email protected]