Mercoledì 24 Aprile 2024

Oltre un milione gli animali uccisi in Italia per la Festa del sacrificio

Secondo una denuncia di Aidaa nello sgozzamento sarebbero coinvolti anche bambini spinti dai genitori

Mercato di animali in Indonesia per la festa del sacrificio (Olycom)

Mercato di animali in Indonesia per la festa del sacrificio (Olycom)

Roma, 4 ottobre 2014 - Più di 2 milioni di fedeli musulmani hanno cominciato a Mina, vicino alla Mecca, il rito della lapidazione di Satana. L'inizio del rituale della lapidazione di Satana coincide con il primo giorno di Eid al-Adha, o festa del sacrificio, celebrata dai musulmani in tutto il mondo. La lapidazione simboleggia, secondo la tradizione musulmana, la resistenza a Satana, apparso in tre diverse località ad Abramo per dissuaderlo dal sacrificare suo figlio Ismaele, come ordinato da Dio. Oltre alla lapidazione, i fedeli macellano un animale, solitamente una pecora, offrendone poi la carne ai bisognosi. Sono 1,5 miliardo i musulmani che festeggiano nel mondo la Eid al-Adha.

L'associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) stima che "oltre un milione di animali" sarà ucciso in Italia in occasione dell'Eid al Adha. L'Aidaa in particolare riferisce di aver ricevuto una segnalazione da una maestra di Quarto Oggiaro, periferia di Milano. A scuola uno dei suoi allievi, un bimbo musulmano avrebbe raccontato, sconvolto, di essere stato costretto ad assistere allo sgozzamento del capretto con cui aveva giocato prima in cortile. L'associazione poi segnala - in una nota - che queste uccisioni, soprattutto di capretti e agnelli, avvengono di norma "entro le mura domestiche senza che siano rispettati i criteri di legge che valgono anche per l'orribile pratica della macellazione rituale". "Arrivano in queste ore anche segnalazioni in fase di verifica da Napoli, Parma, Brescia, Cremona, Pavia, Torino, Milano, Alessandria e Ascoli Piceno di genitori che avrebbero messo i coltelli nelle mani dei bambini maschi invitandoli ad affondarli nel collo del capretto o dell'agnello sgozzandolo", si sostiene nella nota.  Per contatti con la nostra redazione: [email protected]