Giorni dopo recuperati e salvati 5 polli sopravvissuti a un incidente

Marche. I volontari di Essere Animali li hanno trovati, curati e affidati a un rifugio. Uno scontro aveva fatto strage sulla statale 76

Due dei polli salvati dai volontari di Essere Animali

Due dei polli salvati dai volontari di Essere Animali

Roma, 4 agosto 2015 - Attivisti di Essere Animali salvano in extremis 5 polli dopo l'incidente sulla statale 76, dove un camion diretto al macello si è ribaltato all'altezza dello svincolo di Cupramontana-Monte Roberto.  Molti gli animali morti sul colpo ma alcuni sono stati ritrovati anche dopo 4 giorni, disidratati ma vivi. “Abbiamo sentito pigolare ma ci sembrava impossibile che qualcuno fosse ancora vivo dopo 4 giorni senza acqua. Ora stanno meglio e dopo le visite veterinarie saranno affidati ad un rifugio. La storia a lieto fine di questi 5 polli deve farci riflettere a più ampio raggio sul trattamento riservato a questi animali”, riflette una nota di Essere Animali.

Di frequente in tutta Italia avvengono incidenti stradali che coinvolgono automezzi che trasportano gli animali agli stabilimenti di macellazione e giovedì 23 luglio è stata coinvolta la superstrada in direzione Fabriano – Ancona. Fortunatamente nessuna grave conseguenza alle persone ma numerosi animali sono morti e i volontari dell'associazione hanno effettuato diversi sopralluoghi nel boschetto adiacente al luogo dell'incidente per cercare eventuali animali sopravvissuti.

"Sono dei 'broiler', come vengono chiamati i polli allevati per la produzione di carne. In Italia ve ne sono oltre 500 milioni, rinchiusi in capannoni che possono contenere anche 20.000 esemplari, con una densità che diminuisce ogni giorno che passa perché gli animali, selezionati geneticamente per produrre più carne, devono ingrassare velocemente per essere macellati quando non hanno ancora 6 settimane di vita.

"Allevati in condizioni brutali e uccisi a milioni nei macelli. Ma sempre più persone si rendono conto di come non sia moralmente sostenibile questo trattamento e scelgono di cambiare le proprie abitudini. D'altronde possiamo vivere bene, alimentandoci in modo sano e gustoso, anche senza mangiare gli animali, ucciderli per produrre carne è una violenza ingiustificata", conclude l'associazione.

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