Mercoledì 24 Aprile 2024

Autunno troppo caldo: piante e animali non sono pronti al freddo improvviso

Coldiretti lancia l'allarme dopo le previsioni di gelo per l'Immacolata. Ma le temperature miti di questo periodo non hanno consentito la preparazione

Scoiattolo nella neve in una foto Olycom

Scoiattolo nella neve in una foto Olycom

Roma, 7 dicembre 2014  - Troppo caldo. Per le piante e per gli animali che ritardano il letargo. "Gli effetti del caldo si fanno sentire sulla natura con le piante che quest'autunno hanno ancora le foglie perché non sono entrate nella fase di riposo vegetativo caratteristico della stagione, che aiuta a difenderle dal freddo". E' l'allarme lanciato dalla Coldiretti, sottolineando che "nell'anno più caldo di sempre secondo Isac/Cnr, a preoccupare ora è l'annunciato brusco arrivo del gelo per l'Immacolata che potrebbe trovare le piante impreparate a difendersi con pesanti effetti sui raccolti".

Potrebbe già da oggi cambiare tutto: temperature in picchiata con gravi problemi di adattamento per piante e animali. L'autunno più caldo dal 1800 con temperature superiori alla media di 2,1 gradi "ha mandato la natura in tilt con gli insetti che prolificano come dimostra- sottolinea la Coldiretti- la presenza insolita di zanzare e mosche in gran quantità ma ha anche ritardato il letargo di molti animali".

Nelle campagne gli effetti si fanno sentire "anche- precisa l'associazione - per i parassiti delle piante che con le temperature miti sono rimasti attivi e attaccano più facilmente le colture". L'arrivo del grande freddo previsto dall'inizio della prossima settimana "troverà dunque le piante indebolite ed impreparate con il rischio di pesanti danni, soprattutto se la temperatura scenderà abbondantemente sotto lo zero come annunciato - conclude la Coldiretti - siamo di fronte ai drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si manifestano con una tendenza al surriscaldamento che si è accentuata negli ultima anni ma anche con il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi ma intense con nubifragi vere e proprie bombe d'acqua". Problemi non irrilevanti anche per gli animali che non si sono preparati al letargo e all'arrivo del grande freddo contando sulle temperature miti sin qui registrate. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]