Roma. Il Pae denuncia il sindaco Raggi per la gestione dei canili

Di fatto, secondo il presidente del Partito animalista europeo Stefano Fuccelli, la nuova amministrazione sta lasciando persistere una situazione contro la legge

Cane in canile in una foto di repertorio

Cane in canile in una foto di repertorio

Roma, 29 luglio 2016 - Il Partito Animalista Europeo, tramite il proprio legale avvocato Edward Quimi, ha depositato presso la Procura della Repubblica atto di denuncia-querela per omissioni d'atti d'ufficio contro il sindaco di Roma, Virginia Raggi.

"Dal 1° maggio 2016 il Comune di Roma Capitale non ha rinnovato la proroga dell'affidamento diretto in convenzione con l'associazione AVCPP,  per la gestione del servizio di canile comunale La Muratella. Il 29 aprile 2016 in seduta pubblica, consultate le associazioni  animaliste presenti, il Dipartimento Tutela Ambientale e Benessere Animali di Roma Capitale ha determinato, nelle more dell'espletamento del bando europeo, di affidare la gestione temporanea ( dal 1° maggio al 30 settembre 2016) della Muratella all'Associazione Onlus L'Impronta, ma ciò non è stato possibile in quanto il canile della Muratella era stato occupato il 30 aprile dall'associazione Avcpp impedendo di fatto l'ngresso  al canile all'Associazione L'Impronta ed alle altre Associazioni presenti sul posto" E' quanto dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Srefano Fuccelli.

"Da considerare che le risultanze istruttorie  dell' ANAC, l'Autorità Nazionale Anticorruzione, del magistrato Raffaele Cantone, con fascicolo n.341/2016 dell'11.04.2016 hanno duramente stigmatizzato la situazione afferente la condizione di gestione/affidamento delle strutture comunali", aggiunge Fuccelli. "Si legge infatti che “La gestione del servizio canile da parte del Comune di Roma non è conforme: ai principi di efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità sanciti dall'art. 27 del d.lgs 163/2006 ed al principio di rotazione; ai principi di cui all'art. 2 del d.lgs 163/2006; ai principi di buon andamento ed imparzialità sanciti dall'art. 97 Cost.; al principio di economicità della gestione delle risorse economiche pubbliche” sottolinea il presidente PAE.

"Purtroppo, a tale incresciosa situazione si deve aggiungere la circostanza per cui, di contro, il Comune di Roma Capitale nulla ha fatto per impedirne il protrarsi ma, al contrario, ha modulato la propria azione sulla scorta di una condizione/stato di fatto di cui sembra aver semplicemente preso atto. È in questo contesto che va dunque inserita la condotta riprovevole della Amministrazione Capitolina che prosegue con un contegno accomodante nei confronti di un'associazione che illegittimamente occupa una struttura pubblica, impedendo di fatto la conclusione di un iter di affidamento legale e regolare  del servizio. Di fatto il neo sindaco sta dando continuità ad una situazione contra legem che ha caratterizzato le precedenti Amministrazioni", conclude il presidente del Partito Animalista Europeo. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]