Seconda notte sull'Arco di Giano per gli ex lavoratori di Muratella

In tre, con il supporto dei colleghi in basso, protestano e chiedono di incontrare la sindaca Raggi dopo l'insediamento del nuovo gestore dei canili romani

La protesta sotto l'Arco di Giano a Roma

La protesta sotto l'Arco di Giano a Roma

Roma, 22 gennaio 2017 - Hanno trascorso la seconda notte sull'Arco di Giano i tre ex operatori del canile di Muratella, due ragazze ed un ragazzo, che si sono arrampicati l'altro ieri «non avendo ricevuto risposta dalla sindaca Virginia Raggi». «È venuta l'assessore all'Ambiente Pinuccia Montananri - ha commentato un ex operatore - ma questo per noi, come avevamo già detto, non è sufficiente. Chiediamo garanzie per il nostro futuro lavorativo e per il benessere degli animali». 

I tre ex operatori del canile di Muratella si sono arrampicati intorno alle 12:30 di venerdì sull' Arco di Giano. A dare loro man forte anche una sessantina di ex operatori che stanno esponendo i motivi della protesta dopo che nel canile è subentrato il nuovo gestore, il Rifugio Agro Aversano. "Non scenderemo fino a che la sindaca Virginia Raggi non ci avrà ricevuti - spiega Simone Placido, ex operatore - ci avevano promesso delle garanzie sulle nostre assunzioni, siamo circa 70 ex operatori che negli ultimi nove mesi hanno lavorato gratuitamente per garantire il servizio alle centinaia di cani". "Canili comunali, licenziamenti e precarietà, questa è la vostra onestà", recita uno striscione. Due giorni fa è morto un cane. Una nostra volontaria aveva dato l'allarme ai nuovi gestori ma i soccorsi sono arrivati troppo tardi e il cane è deceduto. Questo è inaccettabile. Chiediamo che la sindaca Raggi fermi questo scempio". 

Adesso anche la seconda notte in cima al monumento in attesa di un incontro di cui, al momento, non si vede l'intenzione da parte del Campidoglio. «Vogliamo raccontare alla sindaca - spiegano - la verità sui nostri 9 mesi di autogestione del canile comunale e su quello che sta accadendo dopo il 17 gennaio, dall'ingresso del nuovo gestore. Già un cane e un gatto morti in appena 5 giorni di nuova gestione e pochi lavoratori contattati per il cambio appalto». Il presidio sotto l'Arco di Giano ha ricevuto la visita e la solidarietà degli ex lavoratori Almaviva, in corteo dopo i licenziamenti. Gli ex operatori danno appuntamento ai romani per lunedì 23 gennaio alle ore 15:30 per salire in corteo dal Campo Boario al Campidoglio «e chiedere alla sindaca Raggi l'incontro fino ad ora ancora non accordato».

"Sembra che non ci sia altro modo per spingere la sindaca a prendere atto di una situazione insostenibile. I lavoratori sono costretti a gesti estremi per mettere in evidenza una situazione incredibile di decine di lavoratori che hanno continuato a garantire il servizio per 7/8 mesi a loro spese e che adesso ricevono il benservito. Usb ha più volte avanzato diverse proposte utili a risolvere la situazione, garantendo sia i posti di lavoro che un servizio di qualità. Il bando è stato scritto male e con l'unica finalità di risparmiare e questo ha comportato un taglio insostenibile del personale e nessun riconoscimento per i lavoratori in attività. Inoltre, chi ha vinto il nuovo bando è sotto inchiesta a Salerno per una cattiva gestione dei canili, dovuta senz'altro al basso numero di operatori rispetto alla quantità di animali ospitati nei centri. La logica di sostituire il lavoro retribuito con il volontariato appartiene al Jobs Act e al Social Act, che sono provvedimenti del governo Renzi. Altri dovrebbero essere i riferimenti dell'amministrazione Raggi, che tra i suoi punti di programma parlava di internalizzazione dei servizi, l'unico modo sicuro per risparmiare, senza ledere i diritti del lavoro e dell'utenza. A quel programma vorremmo che facesse riferimento la sua azione di governo. Salendo sull'Arco di Giano i lavoratori dei canili stanno chiamandoi in causa la politica e, in primis, la Giunta a prestare attenzione alla loro situazione. Siamo in piena discussione sul bilancio, la situazione è propizia per risolvere rapidamente una questione che si trascina da troppo tempo". Così in un comunicato Guido Lutrario della Federazione romana di Usb.  Per contatti con la nostra redazione: [email protected]