Venerdì 19 Aprile 2024

Riparte la missione congiunta "per conto del mare Mediterraneo"

Intesa tra Wwf Italia e Marina Militare per tre anni di impegni tesi alla tutela e alla riqualificazione del nostro grande fratello di acqua

Gabbiano in volo sul Mediterraneo (Foto L.Gallitto)

Gabbiano in volo sul Mediterraneo (Foto L.Gallitto)

Roma, 11 aprile 2015 - In nome e per conto del mare. Non è cosa da poco lavorare perché il nostro sterminato fratello sia tutelato e rispettato. E, infatti, l'accordo stretto tra Marina militare e Wwf, rinnovo di intenti già attuati in passato, è un passo decisivo lungo il cammino di preservazione. L'intesa di collaborazione è stata siglata l'altro giorno a Roma e a mettere fisicamente le firme sono stati la presidente del Wwf Italia, Donatella Bianchi e il capo di Stato maggiore della Marina militare, ammiraglio di squadra Giuseppe De Giorgi.  

L'accordo non è soltanto teorico ma prevede un reciproco impegno per i prossimi tre anni per la valorizzazione dell`ambiente marino, con campagne informative e di sensibilizzazione rivolte ai cittadini, aziende e istituzioni. E, ancora, progetti di ricerca scientifica e monitoraggio. Obiettivo finale dei sottoscrittori: "diffondere il valore intrinseco, ambientale, culturale ed economico, di un mare Mediterraneo di qualità, protetto e rispettato". E "la tutela del Mediterraneo non può prescindere da una conoscenza approfondita dei problemi del mare e da una divulgazione di valore delle conoscenze acquisite: se il Mediterraneo è conosciuto diventa un valore e quindi c`è la volontà di proteggerlo". "In circa 50 anni di azione Wwf, insieme a tante realtà impegnate per la tutela del mare, è stato realizzato un sistema di aree marine protette, è stato scongiurato il collasso del tonno rosso, sono stati sensibilizzati i cittadini a un consumo sostenibile di pesce e risorse ittiche. Ma le sfide aperte sono ancora tante, dalla pesca illegale, allo spettro delle trivelle, alle microplastiche che minacciano tanto la salute del mare quanto gli equilibri, anche sociali ed economici, che da essa dipendono", ha dichiarato Donatella Bianchi, presidente del Wwf Italia, sottolineando che "solo con forti alleati, a tutti i livelli della società, potremo davvero ottenere un Mediterraneo di Qualità".  

Il Panda si rimette il cappello da marinaio e scende in acqua per una collaborazione che i protagonisti dell'intesa non esitano a definire storica e ben radicata nel tempo. Iniziò nel 1978 quando la Campagna Wwf "Il mare deve vivere" solcò il Mediterraneo sulla nave scuola Amerigo Vespucci messa a disposizione proprio dalla Marina militare. Poi, nel 2013 e nel 2014, fu lanciata la nuova edizione de "Il Mare deve Vivere". Così arriviamo a quest'anno e all'adesione, da parte della Marina, all`evento globale del Wwf per il clima, Earth Hour, spegnendo simbolicamente diverse aree portuali ed edifici. 

Il Wwf Italia vanta non pochi successi, a cominciare dal 1978 in poi. Dagli storici divieti di caccia per cetacei ed uccelli marini, fino alla messa in efficienza delle aree marine protette nazionali e alla difesa del tonno rosso. Wwf, in questo lavoro perenne, rende onore alla Marina per la "forte attenzione e sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali e della diffusione di un'educazione marinara volta al rispetto e alla valorizzazione del mare come importante risorsa per un Paese peninsulare come l`Italia".  Senza dimenticare, infine, il ruolo fondamentale svolto dalla Marina Militare per il monitoraggio dello stato di salute del mare, la salvaguardia dell`ambiente marino e la prevenzione dall`inquinamento anche con il progetto "Flotta Verde". Il piano prevede che, per ridurre l`impiego di combustibile navale di origine fossile a bordo delle unità navali - con conseguente riduzione di emissione di gas nocivi - siano impiegati combustibili alternativi come il gas naturale liquefatto e i biocarburanti. Lorenzo Gallitto Per contatti con la nostra redazione: [email protected]