I russi addestrano quattro macachi da spedire su Marte. Senza ritorno

Lanciata una petizione per dire no all'ennesimo crimine contro gli animali. I precedenti della fine orribile della cagnolina Laika e dei tanti esseri senzienti sacrificati senza motivo

Uno dei macachi in addestramento

Uno dei macachi in addestramento

Roma, 27 novembre 2015 - Come la cagnolina Laika, come i tanti altri animali spediti nello spazio quando i viaggi, verso l'universo, erano di sola andata. L'orrore di quei cani, quelle scimmie lanciate a morire di consunzione nel nulla, non è mai stato cancellato dai progressi delle gite nel cosmo, dalle nuove conquiste, dall'ammaraggio sulla Luna o dalle stazioni spaziali divenute quasi hotel. Il passato non ci ha insegnato niente se ancora oggi ricercatori dell'Accademia Russa delle Scienze stanno lavorando ad un altro progetto senza etica. Gli scienziati stanno addestrando quattro macachi Rhesus - primati della famiglia dei Cercopitecidi, diffusi in Asia centrale, meridionale e sud-orientale - perché siano inviati su Marte in quello che appare come il primo, goffo, tentativo di "colonizzare il Pianeta Rosso". Gli esperti dell'Accademia Russa delle Scienze auspicano di poter completare l'addestramento e di spedire le scimmie su Marte entro il 2017.  Tutti gli animali compresi nello studio sono stati selezionati in base alle loro capacità cognitive e alla velocità di apprendimento dimostrata.

Ogni creatura vivente che va su Marte, dove c'è una temperatura media di meno 67 gradi Fahrenheit o meno 55 gradi Celsius, seppure riuscisse a non morire subito non potrà mai tornare sulla Terra a causa dei problemi di gravità. In altre parole, i quattro macachi, che sono stati chiamati Putin, Madvedev, Lavrov e Assad, non potranno mai tornare sulla Terra, anche se riuscissero a sopravvivere alla missione. Ovviamente, le scimmie non possono scegliere se dire sì o no. La prassi seguita in passato di sparare animali nello spazio è diventata la giustificazione "storica" di questo progetto. Per questo motivo, per contrastare il progetto e fermare l'insulso disegno, è stata lanciata una petizione. Per dire "no" ad un nuovo crimine contro gli animali. Inutile, dispendioso e profondamente crudele. Per firmare la petizione: http://www.thepetitionsite.com/it-it/takeaction/501/057/056/?z00m=27146776&redirectID=1882169523