Mercoledì 24 Aprile 2024

"Si approvi presto il Piano, ma senza licenza di uccidere i lupi"

Il Wwf torna a sollecitare l'emanazione di un progetto di reale tutela che contempli sia le azioni di prevenzione che i rimborsi per gli allevatori. Ma con copertura economica perché non può gravare tutto sulle regioni

Cuccioli di lupo in una foto Ansa

Cuccioli di lupo in una foto Ansa

Roma, 23 febbraio 2017 - Si allarga sempre di più il fronte delle Regioni che hanno espresso la propria contrarietà al Piano che consentirebbe la possibilità di abbattimenti legali dei lupi. Il WWF a questo punto chiede la rapida approvazione del Piano di Conservazione e Gestione del Lupo stralciando il capitolo relativo alle deroghe alle norme di tutela, senza ulteriori rinvii, rispondendo così alle richieste di oltre un milione di cittadini, mobilitati dal WWF, che sono state fatte proprie dalle Regioni.

Il WWF chiede che il Piano di gestione del lupo dia priorità agli interventi per la prevenzione ed un equo risarcimento dei danni subiti dagli allevatori, per la lotta al bracconaggio, per il contrasto del randagismo canino e dell’ibridazione cane-lupo ed alla ricerca scientifica per determinare lo stato di conservazione della specie nel nostro paese e la reale incidenza dei danni alla zootecnia.

È necessario che nel Piano in discussione alla Conferenza Stato-Regioni vengano indicate anche le fonti per il finanziamento, per evitare che le azioni previste restino prive di copertura e, quindi, sostanzialmente inapplicate: i costi non possono essere totalmente a carico delle sole Regioni. Il Piano, secondo il WWF, deve riconoscere il valore del lupo come componente del capitale naturale della Nazione, senza trascurare il valore che le attività del settore zootecnico hanno per l’economia rurale del nostro Paese. Cambiare è possibile: ora sta al ministero dell’Ambiente convincersi che si debba fare un passo avanti per un piano più ‘amico’ del lupo. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]