Bracconiere spavaldo in tv: "Ho ucciso 15 lupi". Nuova denuncia

Anche il Wwf presenta un esposto alla Procura di Parma dopo la trasmissione delle Iene e ricorda la petizione per chiedere che dal Piano sia cancellato ogni riferimento a possibili uccisioni

Lupi

Lupi

Roma, 25 febbraio 2016  - Il Wwf ha presentato alla procura di Parma un esposto contro il bracconiere che, intervistato dagli inviati de «Le Iene», si era vantato di aver ucciso «oltre 15 lupi». Il bracconiere non era identificato nel servizio e l'esposto è stato presentato contro ignoti. Il Wwf ricorda che il lupo è specie «particolarmente protetta» a livello comunitario, e che in Italia la sua uccisione è vietata e penalmente sanzionata. L'intervista al bracconiere era stata realizzata dalla trasmissione «Le Iene» in onda su «Italia 1» lo scorso 16 febbraio, in un servizio, realizzato nelle zone comprese tra Compiano e Borgo Val di Taro, nell'Appennino parmense, dal titolo «Quando il lupo diventa una minaccia».

«Durante la trasmissione più persone si erano espresse in difesa del bracconaggio ai danni della specie - scrive l'associazione del Panda in una nota -. Ecco perché il Wwf Italia ha ritenuto doveroso intervenire, chiedendo alla magistratura di "svolgere i dovuti accertamenti finalizzati ad individuare la sussistenza, nei fatti sopra descritti, delle menzionate fattispecie di reato o di altre ravvisabili nelle condotte sopra riferite, a carico di chi ha svolto le suddette dichiarazioni". Il Wwf ricorda come questo animale «non rappresenti una minaccia: l'aggressività del lupo verso l'uomo non è nota, né documentata in Italia da oltre un secolo e mezzo».

Prosegue intanto la petizione dell'ong che chiede al ministero dell'Ambiente di eliminare la possibilità di abbattimenti legali di lupi nel Piano di conservazione e gestione della specie, attualmente in discussione con le Regioni. Il Wwf chiede di puntare invece su prevenzione, adeguati risarcimenti dei danni alla zootecnia, informazione, lotta al bracconaggio e al randagismo canino, censimenti. Sono già state superate le 50.000 adesioni sul sito dell'organizzazione www.wwf.it.  Per contatti con la nostra redazione: [email protected]