Lunedì 22 Aprile 2024

"Uomini e lupi, convivenza impossibile". A Verona Tosi tiene il punto

Il sindaco leghista risponde con scherno alla richiesta di chiarimenti arrivata in Veneto dal Ministero dell'Ambiente

Un lupo

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Roma, 30 settembre 2014 - Il sindaco di Verona non ci sta e alla richiesta di chiarimenti che gli ha fatto pervenire il ministero dell'Ambiente, risponde a dir poco piccato. Oggetto della diatriba l'ordinanza firmata da Flavio Tosi che concede facoltà di sparo a quanti si sentano minacciati nella propria persona o nei propri beni, da animali selvatici. In prima fila i lupi che sono il reale oggetto della campagna del sindaco leghista.  "II Ministero dell'Ambiente, l'Ispra e il sottosegretario Degani, in particolare, stanno fornendo agli italiani, se mai ce ne fosse stato bisogno, la misura della loro inadeguatezza e ignoranza (in senso strettamente etimologico)".  Questo il pensiero di Tosi.  

"Se avessero mai letto la mia ordinanza, pubblicata anche sul Portale Internet del Comune di Verona, - osserva Tosi - avrebbero capito che non si tratta di un invito a cacciare il lupo, ma solo di autorizzare la difesa dall'animale qualora diventi un pericolo per l'uomo. Va anche detto che, forse grazie alla mia ordinanza, - prosegue - si sono accorti che esiste un problema di sicurezza per gli allevamenti bovini nella zona della Lessinia e della collina veronese. Alla Degani, che parla a sproposito di un progetto di ripopolamento del lupo iniziato quando ero (2005 - 2007) assessore della Regione Veneto, - precisa Tosi - ricordo che in Italia non esiste e non c'è mai stato nessun progetto di ripopolamento del lupo". Il sindaco scaligero spiega che "il progetto europeo "Wolf in the Alps: implementation of coordinated wolf conservation actions in core areas and beyond", cui la Regione del Veneto ha aderito solo il 30 dicembre 2013, non riguarda il ripopolamento ma il solo mantenimento del lupo nei territori interessati dal piano d' intervento. Nello specifico, l'obbiettivo chiave del progetto Life Wolfalps riguarda l'implementazione ed il coordinamento di azioni di conservazione della popolazione alpina di lupo nelle core areas (aree chiave) e nell'intero ecosistema alpino per favorire la costituzione di un regime di convivenza stabile tra lupo e attività economiche sulle Alpi: vale a dire - rileva - il monitoraggio della presenza del lupo e le azioni per conciliare la sicurezza delle attività umane con la protezione della specie. Se mai avrà voglia di fare un giro per la Lessinia, potrà capire che non è, per le sue caratteristiche, una zona in cui uomo e lupo possano convivere. L'impressione è che i responsabili politici del Ministero - conclude - non conoscano le materie di cui dovrebbero occuparsi".

Facile la replica, evidentemente Tosi non conosce la legge visto che il lupo è un animale protetto dalle normative. Per contatti con la nostra redazione:

Un lupo
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