Il sottosegretario a Tosi: "L'ultimo lupo cattivo è quello di Cappuccetto Rosso"

Degani ribatte al sindaco di Verona e insiste: "Non capisco queste istigazioni alla violenza che non hanno ragion d'essere". Il primo cittadino ha varato l'ordinanza ammazza-lupi

Cucciolo di lupo in una foto AP

Cucciolo di lupo in una foto AP

Roma, 1 ottobre 2014 - "L'ultimo lupo che ha attaccato l'uomo è quello di cappuccetto rosso". Così il sottosegretario all'Ambiente, Barbara Degani, risponde al sindaco di Verona Flavio Tosi che aveva apostrofato il ministero, l'Istituto superiore di protezione e ricerca ambientale e la stessa sottosegretario come "ignoranti", in seguito ad un'ordinanza per la difesa dell'uomo dai lupi interpretata - a suo dire - in modo errato, e cioè come un via libera alla caccia di quest' animale.

"Penso che le dichiarazioni di Tosi, sulla mia persona e l'operato del ministero - osserva Degani - siano di bassa 'lega'. Sulla questione dei lupi la competenza, come recita la legge 157, è della Regione e delle province, non del ministero dell'Ambiente che ha l'obbligo di vigilare l'operato delle amministrazioni ma non ha potere d'intervento". "Il mio monito non era rivolto al sindaco di Verona ma a tutti coloro che accedono ai fondi europei per tutelare la fauna e poi cercano di scaricare le responsabilità altrove - spiega il sottosegretario - così dico ciò che penso e cioè che qualsiasi essere vivente se minacciato si difende, e non ha ragion d'essere un'ordinanza sull'incolumità personale quando da cappuccetto rosso in poi di attacchi all'uomo da parte dei lupi non se ne sono visti". Infatti, conclude, "l'Ispra ha registrato l'ultimo episodio nel 1825. Trovo eccessiva e fuori luogo la sua istigazione alla violenza senza che siano stati registrati episodi di aggressione ad esseri viventi". Per contatti con la nostra redazione: [email protected]