Giovedì 25 Aprile 2024

Lombardia. La Lav chiede a Maroni di commissariare i servizi Asl di Brescia

Dopo la chiusura di un macello la Lega antivivisezione sollecita controlli su tutta la filiera degli allevamenti da carne

Mucca in una foto L.Gallitto

Mucca in una foto L.Gallitto

Roma, 7 ottobre 2015 - Dopo lo scandalo dell’inchiesta svolta dai Nas di Cremona e della Procura di Brescia sul vasto traffico di farmaci veterinari illeciti, oggi la notizia del sequestro un macello a Ghedi, in provincia di Brescia. 

“Gli abusi di questo sistema industriale d’allevamento ultra-intensivo sono stati già messi sotto processo in molti Tribunali del nostro Paese, con il fenomeno delle “mucche a terra”: il trasporto di decine di migliaia di questi animali a fine carriera verso il macello, in barba al divieto posto a livello europeo e dal nostro codice penale – dichiara Roberto Bennati, Vicepresidente LAV – Dopo lo scandalo del commercio dei farmaci e di doping illecito e di gravi violazioni nella macellazione, questo sequestro, probabilmente il primo caso relativo a una struttura per la macellazione legale in Italia, conferma che si tratta di una filiera assolutamente inaccettabile, dove l’illegalità è molto diffusa. Gli effetti sugli animali sono gravissimi, veri e propri maltrattamenti genetici e farmacologici, a cui le Istituzioni devono porre fine quanto prima.”   

“E’ anche ora che le Istituzioni e l’industria zootecnica chiariscano agli italiani come sono allevati questi animali, spiegando che la loro carne è sottoposta a trattamenti medici e doping, che finiscono nei piatti dei cittadini, con possibile pregiudizio anche per la salute umana – prosegue Bennati – Ringraziando la Procura e il Tribunale di Brescia per l’importante lavoro di repressione di questi crimini, dobbiamo registrare ancora una volta che evidentemente i controlli giornalieri di competenza dei servizi veterinari dell’ASL non hanno portato alla luce nulla di queste enormi violazioni, dimostrando un sistema di controllo assolutamente inadeguato e incapace di tutelare gli animali e la salute dei cittadini”. “Dopo l’inchiesta di Green Hill e questi nuovi scandali dovrebbe essere evidente al Presidente della Regione Lombardia Maroni che è ora di commissariare i servizi veterinari della ASL”, conclude Bennati. 

"Per i consumatori è l’ennesima prova dell’insicurezza alimentare della filiera zootecnica e di come le loro scelte di consumo debbano preferire alimenti senza carne, latte e derivati: su www.cambiamenu.it sono disponibili informazioni utili e ricette per un’alimentazione priva di derivati animali", sottolinea la nota della Lav.