Giovedì 25 Aprile 2024

Metà degli italiani vorrebbe libero accesso ai pet nei luoghi pubblici

Soddisfazione della Lav per quanto rivela il Rapporto Eurispes sugli italiani. Maggiore attenzione anche all'alimentazione e ai problemi connessi all'ambiente

Bassotto in passeggino (Foto L.Gallitto)

Bassotto in passeggino (Foto L.Gallitto)

Roma, 30 gennaio 2015 - “Si conferma ancora, e anzi si rafforza, la sensibilità degli italiani verso il mondo degli animali”: è quanto si legge nel Rapporto Eurispes 2015, presentato questa mattina a Roma. L’indagine - che come ogni anno analizza l’attitudine degli italiani su temi come gli animali, l’ambiente e l’alimentazione - rivela il rafforzamento di trend già noti: l’amore e il rispetto per gli animali e la scelta a favore di un’alimentazione vegetale, riscuotono una crescente attenzione ed adesione. Gli italiani si schierano decisamente ed inequivocabilmente contro lo sfruttamento degli animali: si dichiarano contrari alle pellicce (90,7%), alla vivisezione (87%), alla caccia (78,8%), ai circhi (68,3%) e ai delfinari (64,8%). Cala il numero di chi ama lo zoo (-9,5% rispetto al’anno precedente). Cresce la percentuale di italiani che vorrebbero consentire l’accesso degli animali da compagnia nei luoghi pubblici (56,5%) e nelle strutture ricettive (56,8%) e di chi caldeggia – come la LAV – una legge che equipari gli equidi agli animali d’affezione impedendone la macellazione (64,4%).

“Sono dati molto espliciti – commenta la LAV - l’amore per gli animali e l’attenzione ai loro diritti non subisce flessioni. Si verifica sì un lieve calo nel numero di chi ha accolto in casa un animale (33%), ma si tratta di un effetto dovuto alla contrazione della disponibilità economica, che si registra, con percentuali ben più consistenti, anche negli altri settori analizzati dal rapporto.” Nelle nostre case trovano posto soprattutto cani (61,3%) e gatti (41%) e per la stragrande maggioranza (81,9%) di chi ha un animale la spesa dedicata al proprio pet si attesta entro i 50 euro mensili, “un impegno sostenibile, segno che accogliere un animale è possibile: una questione di amore, più che di portafoglio” – commenta la LAV. Infine, anche l’alimentazione e l’ambiente rientrano tra i temi trattati, come unione possibile “e auspicabile”, aggiunge la LAV, che si dichiara soddisfatta della presenza, nel Rapporto 2015, di una sezione dedicata agli impatti ambientali delle scelte alimentari, che evidenzia come la produzione di vegetali a livello globale sarebbe sufficiente a sfamare più del doppio della popolazione, se non fosse utilizzata per fini zootecnici. In sostanza, la scelta di un’alimentazione vegetale comporta risparmio di risorse e un minore impatto ambientale: una correlazione che anche gli Italiani iniziano a comprendere, come dimostra il dato dei vegetariani nel nostro Paese (5,7%) che si consolida nel tempo, seppure con qualche oscillazione.

“Come si legge nel Rapporto Eurispes 2015, il 78,8% degli italiani ripone la propria fiducia nel volontariato, a differenza di altri settori della società civile – afferma la LAV – e di questo ci sentiamo molto responsabili nel nostro lavoro quotidiano. Inoltre, il fatto che i dati prodotti da un Istituto indipendente e riconosciuto su scala internazionale come l’Eurispes, confermino ulteriormente l’attenzione degli Italiani  per i diritti degli animali, non può che rinforzare la nostra missione di dare voce e protezione a tutti gli animali”. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]