Mercoledì 24 Aprile 2024

Sparito in Maremma nel 2015 gatto torna a casa a Scandicci e muore

Ogghy non ce l'ha fatta e solo dopo qualche giorno dal rientro, scaldato dall'amore della sua famiglia, ha chiuso gli occhi. Una storia commovente

Gatto in una foto L.Gallitto

Gatto in una foto L.Gallitto

Firenze, 12 gennaio 2017 - Non ce l'ha fatta Ogghy, il gatto che, disperso due anni fa, era tornato in questi giorni a casa a Firenze percorrendo 140 km. «Ci speravo tanto - ha detto Bella, la padrona di Ohggy tra le lacrime - È stata la prima cosa bella di questo anno». Il micio, probabilmente, non ha retto fisicamente le difficoltà incontrate nel suo lungo rientro a casa, dalla Maremma, dove era sparito nel corso di una vacanza con la sua padrona nel 2015.

Dimagrito e malconcio, si era ripresentato alla porta di casa miagolando per farsi aprire. La vicenda è commentata dal docente di etologia Francesco Dessì Fulgheri, secondo il quale è tipico dei gatti maschi un legame particolare con la casa nella quale vivono da tempo, tale da costituire un richiamo così forte. Quanto sarebbe accaduto a Ogghy, secondo l'esperto, dunque «non è impossibile, anche se si tratta di un record».Il micio, infatti, avrebbe percorso 140 chilometri.

La sua padrona, Bella Pezzoli, che vive a Scandicci, alle porte del capoluogo toscano, un anno e mezzo fa aveva messo cartelli ovunque e lanciato appelli sul web dopo la scomparsa del micio, ma di Ogghy nessuna traccia fino a pochi giorni fa, quando ha fatto ritorno puntando direttamente alla sua lettiera e alla sua ciotola per la pappa per poi stendersi, racconta la signora, sul suo sofà preferito. Secondo l'etologo il gatto potrebbe essere stato sfamato da famiglie presso le quali è stato ospite temporaneo nel suo lungo viaggio verso casa. Un viaggio spinto anche dalla percezione del male che poi l'ha portato via. E' tornato a morire nella sua casa, nonostante tutto. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]