Forestale: "Non vogliamo essere gli agnelli sacrificali"

Domani sit in di protesta a Roma in piazza delle 5 Lune e a Montecitorio. Il Corpo ha 200 anni e competenze preziose

Controlli della Forestale nei boschi (Ansa)

Controlli della Forestale nei boschi (Ansa)

Roma, 30 marzo 2015  - "Giù le mani dalla forestale!". Lo dicono le associazioni ambientaliste e animaliste e molti sindaci e regioni che si uniscono alle rappresentanze sindacali e al personale della Forestale per opporsi con forza al disegno di legge che prevede l'accorpamento ad altre forze di polizia. L'appuntamento per il sit-in, si legge in una nota, è fissato per martedi' 31 marzo alle 9 in Piazza delle Cinque Lune fino alle 13, mentre dalle 14.30 alle 19 la mobilitazione riprenderà in Piazza Montecitorio.

La protesta nasce "dalla mancanza di chiarezza su un progetto del governo che prevede lo smembramento di un Corpo di circa 200 anni che si è sempre occupato dell'ambiente, della natura, degli animali e della biodiversità; una forza di polizia altamente specializzata che ha saputo nel tempo adeguarsi ai cambiamenti della moderna societa', mettendo a disposizione dei cittadini le sue competenze in materia di sicurezza ambientale ed agroalimentare, tutela del territorio, protezione degli animali, lotta agli incendi boschivi, lotta alle eco-mafie ed agro-mafie". Sono ottomila tra uomini e donne che ogni giorno "si impegnano sul territorio per la collettività, portando la propria esperienza e conoscenza anche in zone poco accessibili e spesso trascurate".

Per questo, spiega la Forestale, "non vogliamo essere 'i nuovi agnelli sacrificali' ed essere smembrati, invece che potenziati, solo perché siamo un Corpo composto da poche unità rispetto alle altre forze dell'ordine, troppo pochi per l'importanza e la varietà delle nostre funzioni e per le emergenze che richiedono la nostra professionalità e il nostro intervento, mentre la Forestale svolge attualmente un importante lavoro di coordinamento e presidio in Campania per l'emergenza 'Terra dei fuochi' e in Puglia per l'allarme Xylella, che sta distruggendo milioni di ulivi, mettendo in ginocchio l'agricoltura, e il nostro appello è rivolto anche a tutti i cittadini italiani, affinché sia forte e chiara la consapevolezza di quanto sia importante la tutela di un patrimonio ambientale di inestimabile valore che sarebbe consegnato nelle mani di nessuno", conclude.  Per contatti con la nostra redazione: [email protected]