Giovedì 25 Aprile 2024

Caccia alla foca, la Norvegia non vieta ma taglia i finanziamenti

Un grande passo avanti nella tutela di creature uccise in maniera barbara. Dal 2010 la Ue ha imposto l'embargo dei prodotti provenienti da questa attività

Cucciolo di foca in una foto AFP

Cucciolo di foca in una foto AFP

Oslo, 12 dicembre 2014 - Le autorità norvegesi hanno deciso di chiudere il rubinetto delle sovvenzioni alla caccia alla foca, una decisione che porterà verosimilmente al graduale declino di questa pratica, tanto diffusa quanto controversa nel Paese scandinavo.  Nel corso dell'esame della legge di bilancio, la maggioranza dei deputati ha votato a favore della soppressione, a partire dal 2015, della sovvenzione annuale di 12 milioni di corone, circa 1,3 milioni di euro, versati fino ad oggi dallo Stato a questo settore produttivo.  

"E' importante sottolineare che il Parlamento non ha imposto il divieto della caccia alla foca, ma temiamo che in realtà, assieme alle sovvenzioni, finisca anche la caccia", ha dichiarato Geir Pollestad, presidente della Commissione parlamentare per il Commercio e la Pesca, contrario al taglio dei finanziamenti. "Il settore è in una situazione difficile da quando si è fermato il commercio con l'Ue dei prodotti derivati della foca", ha spiegato.  Il deputato ha ricordato che l'aiuto pubblico ammontava circa a 1.000 corone (110 euro) per animale per un totale di 12 milioni di corone per circa 12.000 foche. Secondo la Direzione norvegese della Pesca, le sovvenzioni rappresentano fino all'80% del reddito degli operatori del settore.  L'Ue ha imposto nel 2010 l'embargo ai prodotti provenienti dalla caccia commerciale della foca in Norvegia (che non è membro dell'Ue) e al Canada, giustificando questa misura con la particolare crudeltà dei metodi utilizzati.  Per contatti con la nostra redazione: [email protected]