Giovedì 25 Aprile 2024

L'Europa contro il traffico di cuccioli: si parte con l'anagrafe unica

Approvata una risoluzione che impegna il governo Ue. Soddisfazione della Lav che ricorda le diverse campagne lanciate per stroncare la criminalità che guadagna su creature senzienti

Cuccioli in canile (Foto Dire)

Cuccioli in canile (Foto Dire)

Roma, 25 febbraio 2016  - L'Europa da' un giro di vite al traffico dei cuccioli: oggi il Parlamento Europeo ha adottato una Risoluzione che chiede alla Commissione Europea di agire per fermare il traffico illegale di cuccioli nell'Unione Europea. La Commissione Europea nel corso del dibattito sulla Risoluzione aveva già annunciato l'avvio dei lavori per l'armonizzazione dei sistemi di identificazioni di cani e gatti in tutti i Paesi Membri, di fatto l'istituzione di una anagrafe unica europea che permetterà di tracciare tutti gli animali in Europa, fornendo un prezioso strumento di contrasto al traffico di cuccioli. La norma vigente, adottata nel 2003 per agevolare lo spostamento degli animali d'affezione a seguito di familiari che viaggiavano per lavoro, vacanza, mostre o manifestazioni, veniva troppo spesso utilizzata, invece, per la movimentazione di animali a scopo commerciale, anche da parte di organizzazioni criminali.

Si stima che il traffico illegale di cani e gatti nell'Unione Europea sia il terzo più redditizio, dopo quello di armi e droga. I traffici illegali "danno lavoro" a molte disumane "fabbriche di cuccioli" e a veri e propri "spacciatori" di pedigree per cani e gatti. I cuccioli vengono trasportati da un paese all'altro senza i necessari vaccini, in condizioni orribili e, a causa della scarsa o assente socializzazione possono diventare aggressivi o addirittura pericolosi. Molti di loro contraggono malattie anche mortali, che in alcuni casi mettono a rischio la salute di altri animali e degli umani stessi, come nel caso della rabbia. Così in un comunicato la Lav.

"E' un grandissimo risultato - commenta la Lav - già dal 2008 chiedevamo che l'Europa si dotasse di sistemi di identificazione e registrazione uguali per tutti i Paesi dell'Unione e una più rigida regolamentazione per la movimentazione degli animali d'affezione. Ora la Commissione Europea dovrà dare seguito a questa risoluzione e sarà importante che il Consiglio dei Ministri dell'Unione Europea dia il massimo supporto all'approvazione della nuova normativa". Questo risultato e' stato possibile soprattutto grazie al sostegno della Lav alla campagna lanciata da Eurogroup for Animals (di cui la Lav è membro italiano) #PROTECTOURPETS (http://www.lav.it/news/protect-our-pets-petizione): attraverso la petizione, infatti, sono state inviate agli Europarlamentari più di 430.000 mail, di cui quasi 180.000 ai nostri rappresentanti italiani e dall'Italia sono state inviate il 41,3% del totale delle firme, un dato che conferma l'alto grado di attenzione al fenomeno del traffico dei cuccioli nel nostro Paese. L'Italia è infatti l'unico Paese in Europa ad essersi dotato di una legislazione di repressione del fenomeno del traffico di cuccioli che prevede tra l'altro uno specifico reato per punire i trafficanti, legislazione ottenuta nel 2010 a seguito della campagna Lav "Rompiamo le scatole ai trafficanti di cuccioli", conclude la Lav.  Per contatti con la nostra redazione: [email protected]