Roma, 23 febbraio 2016 - Il Tar di Brescia dà ragione al Comune di Antegnate che aveva negato l'autorizzazione ad un allevamento di visoni perché troppo vicino alle abitazioni e non linea con le norme del Pgt. I giudici amministrativi bresciani hanno così respinto il ricorso della titolare dell'azienda agricola che avrebbe voluto trasformare in allevamento di visoni. La trasformazione è stata considerata a tutti gli effetti una nuova attività. E deve sottostare alle regole del Piano di Gestione del Territorio, che impone una distanza minima di 500 metri dall'abitato.
Soddisfazione da parte di Essere Animali, associazione a capo della campagna Visoni liberi e che per anni si è occupata della vicenda: «La piena ragione data dal Tar alle nostre tesi è un'ottima notizia, ma è urgente capire come voglia procedere il Comune di Antegnate e cosa ne sarà dei visoni chiusi in quelle gabbie, portati senza alcuna autorizzazione nell'allevamento ormai da un anno» commentano da Essere Animali. «Adesso la parola d'ordine deve essere smantellare l'allevamento e sequestrare gli animali. Sappiamo che con noi in questa richiesta ci appoggia la stragrande maggioranza degli italiani, contrari a questo tipo di attività». Per contatti con la nostra redazione: [email protected]