Il "ComuniCattivo" scommette sui trovatelli e incita alle adozioni

Igor Righetti testimonial della campagna Enpa 2016 per le adozioni dei randagi e degli ospiti dei canili di tutta Italia. E lo fa raccontando anche dell'animo animalista di Alberto Sordi

Igor Righetti

Igor Righetti

Roma, 27 luglio 2016 – È il noto giornalista, autore e conduttore radiotelevisivo Igor Righetti, da sempre impegnato a difendere i diritti degli animali e a denunciare nei suoi programmi radiotelevisivi soprusi e maltrattamenti compiuti contro di essi, il testimonial della campagna 2016 promossa dall’Ente Nazionale Protezione Animali per incentivare le adozioni degli animali senza famiglia. Lo spot, realizzato da Michele Gualano e Andrea Falconi, per le radio, le tv e il web, dura 30 secondi e sarà trasmesso a partire dalla prossima settimana. È prevista anche una pagina per la carta stampata. Lo spot è disponibile a questo link e sul sito di Igor Righetti (www.igorrighetti.it).

Igor Righetti, docente universitario di comunicazione, è nipote del grande attore e regista Alberto Sordi, da parte della madre Maria Righetti, e per questo spot, di cui è stato il copywriter, ha voluto svelare un aneddoto riguardo il grande amore del suo illustre zio per gli animali. «Mio zio - racconta Igor Righetti - amava gli animali tanto quanto gli esseri umani. Alberto ha avuto 18 cani, riposano tutti nel giardino che tanta felicità aveva loro dato; su ogni sepoltura, piantava delle rose a memoria di quelli che lui definiva amici veri e compagni fedeli. Albertone diffidava di tutti coloro che maltrattano gli animali perché, diceva, che non avrebbero esitato a fare lo stesso verso i propri simili. Un pensiero, quello di mio zio, che condivido in pieno».

La sensibilità animalista del grande Alberto Sordi è, forse, uno dei lati meno conosciuti del suo carattere. «Del resto – prosegue Righetti - è sempre stata nota a tutti l'estrema riservatezza di mio zio. Della sua vita privata, dei suoi amori, della tanta beneficenza che ha fatto ne ha parlato solo con i suoi familiari e con i suoi parenti più stretti che gli erano stati vicini nei momenti difficili, soprattutto dopo che, a 20 anni, perse il padre Pietro». «Pochi sanno, per esempio, che da bambino Alberto aveva adottato un gatto randagio, Mimmino, molto legato a suo padre Pietro tanto da attenderlo alla fermata del tram, in attesa che facesse ritorno dal teatro dell’Opera dove lavorava. In un’altra occasione, Alberto trovò fuori dalla sua villa un cucciolo di pastore maremmano e non esitò ad adottarlo. Lillo, così lo chiamò, divenne “er cocco de casa” come raccontò alla sua biografa Maria Antonietta Schiavina. Lillo, e come lui tutti gli altri cani di Alberto Sordi, vissero sempre in casa: dormivano sui letti e facevano vita di famiglia. “‘Qualcuno – ripeteva sovente mio zio - potrà accusarmi di esagerare ma, secondo me, gli atti d’affetto verso gli animali non sono mai esagerati, mentre lo sono le violenze a cui l’uomo quotidianamente li sottopone solo per il gusto di far loro del male”».

«Ringrazio di cuore Igor Righetti per lo straordinario sostegno che ha dato e sta dando alla nostra associazione. D'altro canto – dichiara Carla Rocchi, presidente nazionale di Enpa – Igor viene da una famiglia di lunga tradizione e sensibilità animalista: non solo il grande “Albertone”, ma sua madre Vittoria, a lungo presidente della sezione Enpa di Grosseto e suo fratello Valter, che militò tra le nostre Guardie Zoofile. Insomma, “Il ComuniCattivo” è la persona giusta per veicolare un messaggio di amore e di rispetto per agli animali». Per vedere lo spot clicca su questo link: https://youtu.be/Wx-HAUjwevA