Mercoledì 24 Aprile 2024

Sicilia e randagismo, qualche segnale positivo. Si spera sia un inizio

Enpa fa il bilancio delle adozioni dei cagnolini dell'isola che, nel 2015, sono arrivate a quota 1.500. Non tutti i cani che trovano casa restano nell'isola ma alcuni emigrano al Nord. Bilancio positivo anche per le sterilizzazioni

Cani in canile in una foto di repertorio (Lapresse)

Cani in canile in una foto di repertorio (Lapresse)

Roma, 12 febbraio 2016 – In Sicilia, regione a lungo maglia nera nelle attività di contrasto e di prevenzione del randagismo e tuttora in ritardo rispetto al resto del Paese, il 2015 ha visto una importante inversione di tendenza. E' quanto rileva l'Ente Nazionale Protezione Animali, che, attivo nell'isola con il progetto “Rete Solidale”, ha registrato, proprio sul contrasto al randagismo, alcuni segnali positivi. Così è stato per le adozioni dei “trovatelli”, le quali, nell'anno appena trascorso hanno superato la soglia-record dei 1.500 animali. In testa alla classifica dei territori più virtuosi c'è la città di Siracusa dove hanno trovato famiglia ben 350 randagi (150 dei quali adottati proprio dai siracusani), seguita dalla provincia di Palermo dove i territori di Carini-Capaci e Monreale hanno visto – rispettivamente – 300 e 150 adozioni. Non altrettanto positivo il dato di Palermo città dove si sono fermate a quota 28. Indicazioni incoraggianti arrivano dal Trapanese con 476 cani adottati (159 a Mazara; 150 a Trapani; 102 a Castelvetrano; 65 a Marsala) e dalla provincia di Enna: qui Piazza Armerina ha totalizzato ben 149 adozioni. Importante, poi, è il dato riferito al Ragusano (55 randagi adottati, tutti sul territorio) noto alle cronache per i tristi fatti del 2009.  Insomma, benché la situazione randagismo continui ancora ad avere caratteristiche emergenziali i siciliani stanno comunque dimostrando grande determinazione nell'affrontare il problema.

«Non tutti gli animali trovano casa sull'isola e per alcuni si rende necessario il trasferimento in altre regioni; tuttavia – spiega Paola Tintori coordinatrice Enpa per la Sicilia e responsabile del progetto – trovo molto significativo il fatto che il numero di “trovatelli” adottati in Sicilia sia in crescita. E che moltissime istituzioni locali si siano interessate al progetto di contrasto al randagismo e si siano impegnate concretamente nella lotta contro questo fenomeno».  Ma gli interventi di prevenzione e di contrasto al randagismo non si misurano soltanto con le adozioni; passano anche e soprattutto dalle sterilizzazioni. E su tale versante i dati 2015 sono altrettanto positivi con circa 1.700 esemplari sterilizzati, tra gatti (1.200) e cani (500) in occasione delle varie campagne promosse dalla Protezione Animali.

«In questo caso – aggiunge Meir Levy, veterinario dell'Ente Nazionale Protezione Animali – non ci siamo limitati ad interventi chirurgici spot poiché abbiamo cercato creare un meccanismo virtuoso che potesse prescindere dalla nostra effettiva presenza sul territorio. Infatti per incentivare i proprietari dei pet a sterilizzare i loro animali abbiamo stipulato ben quattordici convenzioni con veterinari liberi professionisti. La lotta al randagismo passa anche dalla capacità di fare sistema».

“Rete Solidale” è un progetto avviato da Enpa nel novembre 2013, sotto la responsabilità di Paola Tintori. L'obiettivo è quello di prevenire e contrastare il randagismo con pratiche innovative in grado di creare collaborazioni tra tutte le professionalità e tutte le realtà associative - non necessariamente legate all'Enpa - interessate ad aiutare gli animali e ad aumentarne il livello di benessere. Nel 2015 il progetto “Rete Solidale”, in tutte le regioni del Mezzogiorno, ha permesso di trovare una famiglia a oltre 3.300 cani e più di 980 gatti, con un sensibile incremento rispetto all'anno precedente, e di fornire a moltissimi animali assistenza veterinaria sotto forma di interventi chirurgici o visite mediche. Ma “Rete Solidale” è, anche e soprattutto, una iniziativa di respiro internazionale che al momento coinvolti vede sei Paesi (Italia, Albania, Bosnia, Serbia, Macedonia, Spagna) e 59 Sezioni locali dell'Ente Nazionale Protezione Animali unite nella mission tesa a incrementare le sterilizzazioni, a migliorare la cultura del rispetto nei confronti degli animali, a sostenere dal punto di vista veterinario gli animali bisognosi.   Per contatti con la nostra redazione: [email protected]