Venerdì 19 Aprile 2024

Enpa e Lav contro l'assessore: "Prima di sparare si devono far rispettare le leggi"

Replica al toscano Remaschi divenuto il paladino, sostengono le associazioni, di chi vuole aprire la caccia al lupo ancora prima di averne censito la popolazione

Cuccioli di lupo (Ansa)

Cuccioli di lupo (Ansa)

Roma, 24 febbraio 2017 - «All'assessore Remaschi chiediamo di sapere, dati alla mano, la composizione numerica della popolazione di lupi della Toscana; su quali territori insistono e in quale concentrazione; quante sono le predazioni che l'Istituto Zooprofilattico ha ricondotto ai lupi senza alcuna ombra di dubbio; quali e quanti metodi ecologici sono stati applicati a scopo preventivo e quali risultati hanno prodotto. In altri termini chiediamo che si ponga fine alla campagna di terrore contro i lupi, come contro qualsiasi animale; una campagna funzionale alla ricerca di consenso tra alcune ben note categorie, ma che, dal punto di vista dell'interesse collettivo, risulta essere mera propaganda». Lo dichiarano Enpa e Lav, che sottolineano come, all'indomani del rinvio del Piano Lupo nella Conferenza Stato-Regioni, l'assessore all'agricoltura della Toscana, noto tra l'altro per la caccia no limits ai cinghiali, si sia affrettato a schierarsi con i cacciatori e gli allevatori non virtuosi; quelli che hanno la pretesa di lasciare incustoditi i propri animali, in balia di se stessi senza che, come invece avviene naturalmente, siano vittime di incidenti o predazioni.

«Come mai - proseguono Enpa e Lav - a fronte di una possibile situazione problematica l'assessore Remaschi, e con lui il ministro Galletti, invece di richiamare alla corretta e puntuale applicazione della legge, così come dovrebbe fare il titolare di ogni carica pubblica, non perdono occasione di proporre le uccisioni? Una politica d’ intervento che, lo ricordiamo. in più di 20 anni non ha mai prodotto alcun risultato dal punto di vista del controllo delle popolazioni dei selvatici. E come mai non viene spesa una sola parola sui metodi ecologici, quelli "cruelty free" che hanno dimostrato di essere gli unici realmente efficaci?».

Ad esempio, in tema di cani vaganti e in stato di semi abbandono o abbandono - in genere causato dagli stessi allevatori – e affamati, sarebbe molto interessante sapere quante campagne di sterilizzazione sono state condotte dalle Asl, quante microchippature, quali misure di controllo del territorio sono state previste, in applicazione della legge 281/91, e quanto sia stato posto dall’assessorato dello stesso Remaschi nel chiedere il rispetto della normativa, prosegue la nota delle associazioni.

Poco o nulla, poi, viene detto né da Remaschi, né dal ministro Galletti in materia di prevenzione di possibili attività predatorie con il ricorso alla guardiania, alle recinzioni elettriche, o all'ausilio di cani da pastore, questi sì realmente efficaci come dimostra il mondo scientifico. «Evidentemente - concludono Enpa e Lav - in alcune regioni italiane si pensa che assecondare potenti lobby del territorio possa essere molto più conveniente, ai fini del consenso, che dar voce alla scienza e al buonsenso. Ma gli italiani nelle urne sapranno dare il giusto peso a chi pensa di risolvere i problemi a fucilate». Per contatti con la nostra redazione: [email protected]