Giovedì 25 Aprile 2024

Cure veterinarie, gli italiani vogliono il via libera ai farmaci generici

Enpa annuncia che la petizione diretta al Ministero della Salute ha oltrepassato la boa delle 75.000 firme. "Curare un animale non deve essere un lusso ma un dovere"

Cane al parco (Foto L.Gallitto)

Cane al parco (Foto L.Gallitto)

Roma, 21 aprile 2015 – Ha superato quota 75mila firme la petizione online promossa dall'Enpa sulla piattaforma Change.org per chiedere al Ministero della Salute di dare il via libera all'uso dei farmaci veterinari generici. Un grande successo che, secondo l'Enpa, si spiega sia con la crescente sensibilità degli italiani per la tutela degli animali, sia con le difficoltà economiche che stanno rendendo sempre più difficile ai nostri connazionali prendersi cura dei loro amici non umani. La petizione può essere firmata qui: http://urlin.it/12ed06

«Assistere un animale malato, assicurandogli tutto ciò di cui ha bisogno, è un diritto e un dovere non un lusso per pochi privilegiati come invece potrebbe far pensare il costo esorbitante di farmaci e terapie veterinarie», spiega l'Enpa. D'altro canto sono ormai molti anni che la Protezione Animali sollecita le parti in causa - Governo e Parlamento da un lato, case farmaceutiche dall'altro – ad alleggerire tali costi, non solo con un intervento diretto, attraverso la revisione degli scaglioni dell'Iva e il taglio dei prezzi, ma anche con misure indirette, autorizzando cioè i veterinari a prescrivere agli animali i farmaci generici ad uso umano.

Purtroppo su questi temi l'Enpa continua a registrare chiusure inaccettabili e incomprensibili, specie per quanto riguarda i generici. L'attuale normativa stabilisce infatti che la versione umana di un farmaco, mediamente meno costosa di quella veterinaria, possa essere somministrata ad un animale esclusivamente nel caso in cui la seconda non sia disponibile. Secondo l'associazione, tale divieto sarebbe dettato non da motivi scientifici ma da ragioni di natura puramente economica, finalizzate a evitare una diminuzione dei prezzi delle terapie vet e di conseguenza a garantire lauti profitti alle aziende farmaceutiche

«Ferma restando – prosegue l'Enpa – la sicurezza dei pazienti animali, che rappresenta una priorità assoluta, bisogna cambiare paradigma, ragionando non più in termini di marca, di “griffe”, ma di principio attivo. Esattamente come accade con gli uomini. Ciò permetterebbe di optare, a parità di efficacia, per i farmaci meno costosi e di ridurre in misura significativa il peso delle cure veterinarie sostenuto dalla famiglie italiane. Auspichiamo pertanto che si dia ascolto alle migliaia di italiani cui intendiamo dare voce con la petizione». Migliaia di persone che non sono soltanto proprietari di animali; sono anche elettori e che nelle urne non mancheranno di esprimere il dissenso nei confronti di politiche assurde e impopolari. La petizione può essere firmata qui: http://urlin.it/12ed06