Martedì 23 Aprile 2024

"L'unico modo per conoscere i delfini è vederli in mare"

A Taranto "Dolphin Watching" alla scoperta di questi meravigliosi animali nel loro ambiente naturale. Appuntamento organizzato da Lav e Marevivo in collaborazione con Jonian Dolphin Conservation

I delfini nuotano davanti al catamarano

I delfini nuotano davanti al catamarano

Roma, 29 settembre 2016 - L'unico modo per conoscere davvero i delfini e' vederli in mare, nel loro habitat originale, e non rinchiusi in vasche e sfruttati per il business dei delfinari: per questo Lav e Marevivo- in collaborazione con Jonian Dolphin Conservation- hanno organizzato mercoledì 28 settembre un'uscita in catamarano nel Golfo di Taranto. In un Paese come il nostro, circondato dal mare, con 30 aree marine protette, Lav, Marevivo e Jonian Dolphin Conservation vogliono dimostrare quanto siano alte le possibilità di avvistamento dei delfini nelle acque italiane, a differenza di quanto si possa comunemente credere.

L’emozione di poter osservare un delfino in mare - come fa a Taranto l’associazione di ricerca scientifica Jonian Dolphin Conservation, che mette a disposizione il proprio catamarano per fare dolphin watching senza interferire con le loro abitudini naturali - non è paragonabile con qualsiasi spettacolo in un delfinario, ambiente nel quale i delfini sono costretti a una vita innaturale.  

In natura i delfini percorrono fino a 100 km al giorno, vivono in gruppi sociali complessi, composti da decine di animali, parlano un  loro linguaggio, e condividono una propria cultura. Nei delfinari, invece, questi cetacei sono costretti a fare spettacoli o essere esposti ai visitatori. Per divertire un pubblico pagante essi sono sottratti alle loro comunità originali, prelevati in natura o fatti riprodurre direttamente in piscina, dove si ammalano di più e muoiono prima. La speranza di vita di un delfino in cattività è, infatti, di circa 20 anni contro i 50 anni dell’aspettativa di vita in  natura.  

Lav e Marevivo hanno realizzato un documento che rende note le criticità della detenzione dei delfini nei delfinari e evidenzia la necessità di sostenere la realizzazione di un Rifugio che offra accoglienza ai delfini provenienti da delfinari, e a quelli che sopravvivono agli spiaggiamenti.  Quando un delfino si spiaggia, o quando dei delfini in cattività vengono sequestrati dalle autorità o provengono da un delfinario dismesso, infatti, è impossibile trovare per questi mammiferi marini un alloggio, temporaneo o permanente, in un ambiente quanto più vicino alle loro esigenze etologiche  naturali. Il Rifugio per delfini in Italia è un progetto pilota in Europa: l’obiettivo è porre le basi per garantire le migliori pratiche nella cura dei cetacei. Inoltre, l’auspicio è che il progetto possa creare un precedente e produrre delle “best practices” da replicare in Europa e nel mondo. “L’opinione pubblica è sempre più cosciente delle condizioni innaturali cui vengono tenuti i delfini nei delfinari, e ciò ha aumentato la percentuale di quanti ritengono ormai necessario vietare gli spettacoli e la detenzione di questi magnifici mammiferi marini”, affermano le Associazioni. 

LAV e Marevivo hanno raccolto più di 85 mila firme a sostegno della richiesta di vietare l’importazione di delfini e altri cetacei per gli spettacoli e vietarne la riproduzione in cattività; di dismettere i delfinari e strutture simili e creare un rifugio dove poter ospitare i delfini provenienti da strutture dismesse. 

Alcuni dati sui delfini in cattività e sui delfini spiaggiati: -        In Europa ci sono più di 300 delfini tursiopi in cattività. In Italia tutti i delfini in cattività appartengono a questa specie. Più di 50 paesi nel mondo ospitano delfinari -        Spiaggiamenti in Italia (2012-2015): 628 totali di cui 34 trovati vivi (in media 4,9 /anno). Questi dati sono da considerarsi come sottostimati, perché molti animali in difficoltà vengono segnalati vicino alle coste senza essere soccorsi né registrati. 

Nell’occasione Carmelo Fanizza, presidente di JDC, ha dichiarato: “noi della Jonian Dolphin Conservation siamo lieti di collaborare nuovamente con LAV e Marevivo, come già accaduto due anni addietro, ospitando loro team a bordo dei catamarani da ricerca scientifica “Taras” ed “Extraordinaria”; è un nostro primo contributo al progetto pilota, un’idea condivisa da LAV, Marevivo e JDC, per la realizzazione in Italia di un Rifugio che offra accoglienza ai delfini provenienti da delfinari, e le cure a quelli che sopravvivono agli spiaggiamenti”. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]