Giovedì 18 Aprile 2024

Dal muro di Roma il cucciolo orfano ricorda a tutti chi era Daniza

L'artista belga Roa è l'autore del dipinto che si affaccia sul quartiere Prati. Un'opera pensata per sottolineare agli uomini la necessità di non oltrepassare il limite del rispetto delle altre creature. La mostra dell'artista presso la Dorothy Circus Gallery: parte dell'incasso andrà ad associazioni animaliste

Il cucciolo di Daniza sul muro a Roma (Foto Blind Eye Factory)

Il cucciolo di Daniza sul muro a Roma (Foto Blind Eye Factory)

 

 

Roma, 5 novembre 2014 - Daniza è nel cuore di tutti, Daniza è nel cuore dei romani e, adesso, anche nel cuore del quartiere Prati. Tra le palazzine signorili, un cucciolo rimasto orfano guarda verso la città dall'alto. E porta, nella zampa, il dardo che ha ucciso la madre durante il tentativo di cattura. L'arte di strada celebra la vicenda che ha ferito l'Italia a fine estate. E, come sempre, sono gli artisti di strada quelli che riescono a cogliere, con immediatezza, il senso del sentire comune. Sarà perché dipingono sui muri, si appoggiano sui marciapiedi, vedono e vivono negli occhi delle persone che si fermano a scambiare qualche battuta con loro e si confrontano con la realtà ogni minuto, ogni istante.

Da mercoledì sera il cucciolo di Daniza dipinto sul muro di via Sabotino guarda il mercato Vittoria e Roa, l'artista belga noto in tutto il mondo, che l'ha dipinto è stato capace di interpretare e offrire, secondo i codici precisi della sua arte, il significato di una preoccupazione, di un dolore, di un'angoscia che ha unito l'Italia dal Trentino - dove la vicenda ha avuto inizio e si è compiuta - fino alla Sicilia che ha raccolto i lamenti lontani degli orsacchiotti rimasti orfani.  Roa ama dipingere gli animali perché Roa lotta per i loro diritti. Sua la Lupa che domina Testaccio, un altro quartiere romano. Suo, adesso, il cucciolo di Daniza che ci spinge a non dimenticare quanto l'uomo possa far male alle altre creature, quanto spinga con prepotenza sempre più avanti i confini del proprio regno, sottraendo spazio e mezzi di sopravvivenza a tutti gli altri esseri viventi. Roa l'ha detto al mondo come sa fare meglio, dipingendo un grande muro dove ha racchiuso l'anima stessa di Daniza che ancora ci guarda attraverso gli occhi del suo cucciolo. E quel dardo che doveva essere innocuo e che, invece, ha ucciso è lì a testimoniare la follia bipede che ha dimenticato l'origine di tutto, il nostro venire dalla stessa materia dei plantigradi come dei moscerini.

Ma gli artisti di strada non sono persone che dimenticano. E come, ad Atene è stato reso omaggio, con un muro, a Loukanikos, il cane delle rivolte greche contro l'austerità e i tagli, disegnando il suo muso orgoglioso, così Roa ha voluto tracciare il suo messaggio al mondo che ha la pelliccia dell'orsacchiotto costretto a restare da solo nei boschi. Lo stesso destino toccato alla sorella, dalla quale si è separato. Non è arrivato in Trentino, questo tributo. E' arrivato a Roma, e forse proprio per questo è ancora più simbolico. Daniza, non ti dimentichiamo. Daniza sei ancora viva nella luce del nostro pensiero e nella malinconia del nostro ricordo. Perché un pezzetto di Daniza è in ognuno di noi.

Il senso di quest'opera è ben descritto nella presentazione che ne fa la Galleria che l'ha fortemente voluta, Dorothy Circus Gallery, anche grazie al patrocinio di Roma Capitale, Roma Produttiva e il Primo Municipio. "Dopo il grande successo riscosso dallo Step#1 dell’iniziativa “Spray for Your Rights", Dorothy Circus Gallery porta sulla scena l’artista belga ROA, tra i più rinomati del panorama della Contextual Art internazionale, autore della più grandi opera di street art realizzata a Roma. Dal 31 Ottobre al 24 Dicembre 2014 la Dorothy Circus Gallery ospiterà “Suovetaurilia”, l’inedita mostra personale del celebre artista, dedicata espressamente a Roma e al suo pubblico.Nella cultura dell’antica Roma “Suovetaurialia” si riferisce al sacrificio di un maiale (sus), un montone (ovis) e un toro (tauris). ROA allude al contesto storico di Roma, strizzando un occhio al presente destino degli animali", spiega la nota degli organizzatori.

"ROA nel suo lavoro da' risalto all’uccisione di migliaia di animali, in scena per la fabbrica dell’intrattenimento nell’antica Roma, parallelamente alla pratica contemporanea del traffico degli animali esotici". Non casuale la scelta del soggetto per il muro di via Sabotino: "Recentemente in Italia l’orsa Daniza è stata uccisa come conseguenza della distorsione del rapporto fra il mondo umano e quello animale. Un altro tragico esempio del dualismo della vita umana moderna nei confronti di Madre Terra", ha sottolineato l'artista.  Parte del ricavato della vendita delle opere di ROA in mostra alla Dorothy Circus Gallery è volta a sostenere associazioni animaliste e il progetto “Cavalcando l’Autismo”, organizzato dall’associazione “L’emozione non ha Voce”, in cui undici ragazzi autistici attraverseranno l’Umbria e il Chianti a cavallo dal 31 Agosto al 6 Settembre 2015.

Si ringrazia lo studio videofotografico Blind Eye Factory, particolarmente attivo nell'universo della street art,  per il materiale fornito:

https://www.facebook.com/blindeyefactory 

https://www.youtube.com/user/TheBlindEyeFactory