Mercoledì 24 Aprile 2024

"Tanto silenzio è sospetto: la provincia dia informazioni sui cuccioli di Daniza"

Trento. La Lav torna in campo perché ci siano aggiornamenti sui due piccoli che potrebbero non superare l'inverno. Dopo la perdita del radiocollare il contatto è soltanto visivo o con le foto-trappole

Cucciolo di orso in una foto AFP

Cucciolo di orso in una foto AFP

Roma, 25 novembre 2014 - Cuccioli di Daniza a rischio sopravvivenza: cresce la preoccupazione della LAV per la sorte dei due orfani dell’orsa Daniza, uccisa a settembre dopo il via libera alla cattura ordinata dalla Provincia a seguito di una presunta aggressione a un cercatore di funghi che si sarebbe avvicinato, in modo a dir poco avventato, al rifugio dei piccoli. La  LAV rivolge un nuovo appello alla Provincia di Trento: “Sollecitiamo la Provincia a fornire realistiche rassicurazioni sulla sorte degli orsi e un impegno concreto a garantire la loro cura anche in futuro - chiede la LAV – Da quando il cucciolo ha perso il radiocollare, il monitoraggio è solo visivo e con foto-trappole, con cinque aggiornamenti – talvolta parziali come l’ultimo del 13 novembre -  in ben due mesi e mezzo”.

Secondo la LAV: “Non sono affatto rassicuranti le otto pagine di documentazione che costituiscono le ‘Linee guida per la gestione dei cuccioli’ redatte dalla Provincia di Trento:  benché siano state scritte con il supporto di ISPRA, che è l’Autorità scientifica italiana in materia di conservazione e gestione della fauna selvatica, ed in contatto con il Corpo Forestale dello Stato; questo documento discusso con esperti europei sull’orso bruno che hanno analizzato le Linee guida relative alla gestione di cuccioli d’orso, basate sulla letteratura internazionale più aggiornata, conclude in modo a dir poco sconcertante che: "La probabilità che entrambi i cuccioli di Daniza superino l’inverno prossimo si può stimare attorno al 50%”.

"Questo significa che gli orfani di Daniza possono sopravvivere o non sopravvivere, questo dicono gli scienziati! – sottolinea in modo critico la LAV - Né più né meno come tirare a sorte con una monetina: la probabilità che vada bene o male è la stessa. Ma la LAV chiede alla Provincia di Trento meno vaghezza e l’impegno a prendersi cura di questi animali in maniera attiva. La LAV non farà calare il sipario dell’oblio sulla sorte dei cuccioli e chiede che la Procura della Repubblica si avvalga di tutte le inchieste realizzate sull’uccisione della madre, sia dei Corpi di Polizia che dei veterinari” . Per contatti con la nostra redazione: [email protected]