Mercoledì 24 Aprile 2024

Cina, salvati sei cuccioli sepolti vivi. Ora sono pronti a partire per gli Usa

Sono stati scoperti dagli studenti dell'Università di Lanzhou e li hanno letteralmente dissotterrati. Poi sono stati nascosti, insieme con la mamma, fino all'intervento di Animals Asia, l'organizzazione internazione di difesa degli animali che li ha presi in carico. Hanno già trovato adozione negli States e in Gran Bretagna

Uno dei cuccioli sepolti vivi in Cina

Uno dei cuccioli sepolti vivi in Cina

Roma, 10 dicembre 2015 - Dopo essere stati seppelliti vivi, sei cuccioli di cane sono fortunatamente scampati a una morte orribile grazie all'intervento provvidenziale di Animals Asia, organizzazione internazionale che si occupa di benessere animale in Cina e Vietnam. I veterinari di Animals Asia sono intervenuti per aiutare i cuccioli e la loro madre, salvati e accuditi da alcuni studenti dopo che in un campus universitario a Lanzhou, in Cina, erano stati seppelliti vivi. Ora i cuccioli hanno trovato una famiglia adottiva in Inghilterra e Stati Uniti e appena ultimate le profilassi necessarie partiranno per le loro nuove case. La tragedia dei cuccioli meticci ha provocato molte polemiche, dopo che la notizia è stata riportata dalla stampa internazionale.

Secondo la ricostruzione dei media, gli studenti del corso di  Economia e Finanza dell'Università di Lanzhou si sono insospettiti quando casualmente hanno sentito il latrato incessante di un cane e visto alcune persone – in apparenza vigilantes del campus -  intente a riporre delle zolle erbose sul suolo. Determinati a capire che cosa stesse accadendo, gli studenti hanno scoperto un gruppo di cuccioli seppelliti sottoterra. Hanno cominciato a scavare per riesumare i cani, che avevano appena qualche settimana e non erano ancora stati svezzati dalla madre, soprannominata successivamente “Bear”.  I media cinesi hanno riportato che gli studenti si sono presi cura dei cani nascondendoli in un'abitazione vicina e portando loro del cibo quotidianamente. Jill Robinson, fondatrice e presidente di Animals Asia, commenta così il terribile episodio: “Non appena siamo stati allertati, il nostro team che si dedica al benessere di Cani e Gatti in Cina ha contattato l'Università di Lanzhou per provare a rintracciare questi incredibili studenti e  verificare le condizioni dei cani".  

“Li abbiamo trovati. Fin dal salvataggio, avvenuto lo scorso settembre, a turno hanno sfamato Bear mentre lei nutriva i suoi piccoli. Li abbiamo aiutati con il cibo e le coperte, provvedendo anche alle cure veterinarie". Nonostante un'assistenza costante, quattro dei sette cuccioli non sono sopravvissuti. “Tutti verranno vaccinati contro la rabbia, sterilizzati, sottoposti ai consueti check-up medici e l'anno prossimo inizieranno una nuova vita. Il signor Robin Russell, uno dei nostri sostenitori inglesi di lungo corso, ci ha contattato dopo che sua moglie Stephanie Russell ha letto la storia e ha deciso di pagare per il trasferimento dei cani in Inghilterra e Stati Uniti. Robin e Stephanie si sono anche offerti di adottare Bear e trovare una nuova casa per i cuccioli”, ha annunciato Jill Robinson.

I cani randagi sono visti come un grande problema in Cina e anche se c'è una crescente nuova generazione di amici degli animali, molti sono ancora considerati come una maledizione. Questo dipende dalla preoccupazione per la rabbia e dall'atteggiamento irresponsabile dei proprietari, che abbandonano cani e gatti e non provvedono alla loro sterilizzazione creando problemi di sovrappopolazione. Il Team di Animals Asia che si occupa del benessere di Cani e Gatti ha incontrato gli ufficiali governativi all'Università di Lanzhou per fornire suggerimenti su una gestione più umana dei casi che ringuardano i cani randagi nel campus.   L'università ha espresso preoccupazione per la sorte dei randagi e le conseguenze a lungo termine del fenomeno. I suoi rappresentanti erano d'accordo sull'esigenza di educare e incoraggiare gli studenti a non portare animali nel campus, accettando la proposta avanzata da Animals Asia di sterilizzare i cani randagi nella zona.

Ancora Jill Robinson: “La Cina è spesso sulle prime pagine dei giornali per le questioni che riguardano il benessere animale, ma è importante riconoscere che un gran numero di persone è generoso, compassionevole e si dedica alla cura degli animali. Questi studenti e lo staff che ho incontrato ne sono un chiaro esempio. I ragazzi sono intervenuti prontamente per salvare i cuccioli e hanno dedicato loro tempo e attenzioni: potremmo considerarli degli eroi. Rappresentano un vanto per l'università”.  

Animals Asia nasce nel 1998 grazie alla passione di Jill Robinson ed è oggi una delle più importanti organizzazioni internazionali non governative che si occupa di animal welfare nel continente asiatico, nonché il principale interlocutore dei governi cinese e vietnamita in materia di diritti animali. Animals Asia lavora per mettere fine all’industria della bile di orso in Cina e in Vietnam, chiudere gli allevamenti, liberare gli orsi a lungo torturati e restituire loro la dignità nelle sue riserve naturali, dove finora hanno trovato accoglienza centinaia di esemplari sottratti alla crudeltà di questa industria. L'organizzazione fondata da Jill Robinson è impegnata inoltre nella lotta al consumo alimentare di carne di cane e di gatto, promuovendo una nuova considerazione di queste specie con l'informazione e l'educazione, e si batte per migliorare il benessere degli esemplari selvatici reclusi in zoo, parchi safari e delfinari. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]