Giovedì 18 Aprile 2024

La Ue verso soluzioni alternative ai test sui conigli: 18.000 creature da salvare

La Commissione si è impegnata a superare pratiche vetuste e orribili che ci riportano indietro nel tempo. In 5 anni sottoposti a queste agonie migliaia di animali

Allevamento intensivo di conigli in una foto AFP

Allevamento intensivo di conigli in una foto AFP

Roma, 21 novembre 2014 - La Coalizione Europea contro la sperimentazione animale - ECEAE, rappresentata in Italia dalla LAV - impegnata da sempre a livello comunitario per cambiare le obsolete leggi che vincolano il ricorso ad animali, annuncia che finalmente la Commissione UE si è impegnata a superare i test su conigli per irritazione oculare e dermica richiesti dal REACH (Normativa per le sostanze chimiche) sostituendoli con metodi alternativi a base di epidermide umana ricostruita, dimostratasi attendibile, etica e rapida.

Ne da' notizia in una nota la Lega antivivisezione. Nonostante, vari metodi alternativi fossero già stati validati tra il 1998 e il 2009, ancora oggi si utilizzano conigli vivi in cui la sostanza potenzialmente irritante viene cosparsa sulla pelle privata del pelo o nell’occhio.  Una pratica raccapricciante che ricorda immagini di oltre 50 anni fa che sono, purtroppo, ancora attuali. La coalizione ha stimato che in questi 5 anni, da quando è stato definitivamente approvato il metodo sostitutivo, sono stati sottoposti a queste agonie e uccisi 10.500 conigli. "Ora, grazie alle pressioni esercitate dall’ECEAE potremmo salvarne 18.000: un passo in avanti importante nella storia dei diritti degli animali e di una ricerca libera dalla vivisezione. La strada però è ancora lunga, contro le numerose leggi che richiedono ancora test su animali", conclude la nota della Lav. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]