Mercoledì 24 Aprile 2024

"Vietare gli animali nei circhi". Cinque stelle parte all'attacco

Paolo Bernini ricorda la proposta di legge presentata a inizio legislatura e ignorata così come sono state ignorate le segnalazioni di irregolarità inviate ai ministeri competenti

Numero del circo in una foto d'archivio (Reuters)

Numero del circo in una foto d'archivio (Reuters)

Roma, 4 dicembre 2016 - "Come già avviene in altri Paesi civili è necessario vietare l'uso degli animali nei circhi, senza se e senza ma. Abbiamo presentato una proposta di legge che va in questa direzione non appena entrati in Parlamento, ma dopo due anni attendiamo ancora che sia calendarizzata, discussa e votata. Per tali motivi ho lanciato un'apposita petizione indirizzata ai Ministeri competenti. E poi dal Pd e dal governo parlano di un processo legislativo lento per giustificare questa pessima riforma, ma se sono loro per primi ad ignorare proposte di buon senso che, come in questo caso, risultano imprescindibili per la protezione e la tutela di tutti gli animali". E' quanto riferisce una nota di Paolo Bernini, parlamentare pentastellato. "Inoltre dobbiamo proseguire anche con l'obiettivo di bloccare i finanziamenti ai circhi con animali, soprattutto per quelli già condannati per diverse fattispecie di reato", insiste Bernini.

"E' inaccettabile che lo Stato provveda al sostentamento di strutture nelle quali è costante la verifica del mancato rispetto delle normative e del rispetto dovuto agli animali. Non vi è infatti nulla di piacevole, culturale e interessante nell'esibizione e nella costrizione degli animali ad assumere comportamenti innaturali e incompatibili con la loro natura, come avviene nei circhi"  sottolinea il parlamentare dei Cinque stelle

"Come portavoce parlamentare del #M5S inoltre, ho potuto constatare personalmente, in un discreto numero di strutture circensi, la totale assenza del rispetto delle normative vigenti e dei Criteri stabiliti dalla Commissione scientifica Cites per la detenzione degli animali esotici. Gli animali sono infatti costretti in gabbie anguste e poste sull'asfalto, senza alcun arricchimento ambientale, spesso senza acqua e in camion fatiscenti, privi di adeguati sistemi di areazione e talvolta tanto insicuri da costituire un pericolo anche per l'incolumità pubblica", continua Bernini.

"Sono state inoltre rilevate gravi violazioni della normativa Cites, inclusa la mancata applicazione del microchip obbligatorio e della relativa documentazione che attestasse la provenienza dell'animale. Ho presentato, per ogni caso rilevato, relative denunce presso la competente Procura della Repubblica, inviando contestualmente le stesse ai Ministeri (Ambiente, Salute e Politiche Agricole) evidenziando l'inadeguatezza dei camion in cui viaggiano questi animali che, in modo inspiegabile, sono autorizzati dalle motorizzazioni sia ad uso abitativo umano che per il trasporto degli animali." Nessuna risposta dal Governo. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]