Sarà demolito il canile Green Park a Torre del Greco

La struttura fu oggetto di un'ispezione, nel novembre scorso, da parte del parlamentare Cinque Stelle Paolo Bernini che poi denunciò la situazione. "Ma prima di allora nessuno si era accorto di nulla?" si chiede il deputato

Un momento del sopralluogo di novembre

Un momento del sopralluogo di novembre

Roma, 14 febbraio 2017 - “Lo scorso novembre, a seguito di numerose richieste di aiuto da parte dei volontari che lamentavano l'impossibilità di far adottare i cani, mi sono recato con Alfredo Riccio, insieme all'avvocato Paola Contursi e Stefania Greco Pres. LEIDAA- sezione di Battipaglia, nel canile "Green Park" di Torre del Greco". E' quanto riferisce una nota di Paolo Bernini, portavoce del Movimento Cinque Stelle alla Camera. "Accompagnati ed autorizzati dai carabinieri della locale caserma siamo entrati nella struttura - in orario di apertura al pubblico - riscontrando una serie di palesi violazioni", continua il portavoce M5S alla Camera. “Per di più, tutti i volontari che da anni segnalavano il presunto malfunzionamento della struttura, sono stati denunciati subito dopo l'ispezione e ciò sembrerebbe quasi un atto ritorsivo nei loro confronti", insiste Paolo Bernini.

"In seguito alle mie istanze, il canile è stato dapprima sequestrato, ed oggi, con ordinanza comunale è stato disposto "l'abbattimento e il ripristino dei luoghi" in quanto la struttura, costruita nel Parco Nazionale del Vesuvio è del tutto abusiva", riferisce la nota del parlamentare pentastellato.

"È assurdo che questa stessa struttura abbia vinto per anni gare d'appalto e sia stata finanziata con soldi pubblici. Mi domando:  come è possibile che fino al sopralluogo e alle mie denunce nessuno si era mai accorto della situazione?" chiede il deputato.

"In queste ore sto provvedendo a diffidare legalmente i sindaci dei comuni convenzionati affinché i 500 cani detenuti siano ricollocati immediatamente presso strutture idonee, e solleciterò controlli stringenti al fine di tutelare gli animali", continua Bernini. "Siamo solo all'inizio di un percorso complesso e a volte rischioso: tanto c'è da fare ma stiamo scardinando un sistema sbagliato fatto di collusioni e omissioni, in cui il benessere animale è completamente ignorato e i soldi pubblici vengono spesi senza alcun criterio nè controllo” conclude Bernini. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]