Mercoledì 24 Aprile 2024

Allevamento lager in provincia di Verona: sequestrati 50 animali

Operazione del Corpo forestale dello Stato su segnalazione della Lav. Cuccioli tenuti in gabbie piccolissime, al buio, tra i loro escrementi. Alcuni portano segni di maltrattamento. Denunciata la proprietaria

Uno dei cuccioli maltrattati e sequestrati dalla Forestale

Uno dei cuccioli maltrattati e sequestrati dalla Forestale

Roma, 13 novembre 2014 -  Quaranta cani e quattro gatti sono stati sequestrati dal personale del Comando Provinciale di Verona del Corpo forestale dello Stato, intervenuto su segnalazione della Lav in un allevamento di cani alla periferia di Verona. I Forestali si sono trovati di fronte a un vero e proprio allevamento lager: "i cani e i gatti erano rinchiusi in piccole gabbie di metallo, in totale contrasto con la loro natura, abilmente coperti da teli oscuranti per evitare guaiti e confinati in recinti sommersi dal fango e dai loro stessi escrementi".

Si tratta di "19 Pinscher (tra cui 7 cuccioli di età inferiore ad un mese), 4 Chihuahua, 7 Pastori Tedeschi, 4 Labrador, 6 cuccioli di diverse razze e 4 gatti Siamesi". Tutti gli animali sono stati visitati dal veterinario ausiliario di Polizia giudiziaria, che ha riscontrato "diverse patologie e traumi a carico di alcuni animali, ad esempio fratture che potrebbero essere la conseguenza di maltrattamenti pregressi". La titolare dell'allevamento, durante le verifiche, "si è sottratta più volte alle richieste circa la documentazione di possesso e le autorizzazioni relative alla gestione degli animali". La stessa "ha cercato di nascondere alcuni cuccioli appena nati, occultandoli tra i cumuli di rifiuti". Per tutto questo la presunta responsabile "è stata denunciata all'Autorità giudiziaria competente presso il Tribunale di Verona e dovrà rispondere dei reati di maltrattamento di animali e detenzione in condizioni incompatibili con la loro natura". Gli animali sono stati consegnati in affido giudiziario alla sede Lav di Verona per le necessarie cure. 

“L’allevamento sequestrato è uno dei tanti allevamenti abusivi di cani e gatti presenti nella nostra provincia in cui prevale la logica del massimo profitto al minimo costo: i riproduttori vengono considerati alla mera stregua di macchine per produrre cuccioli da vendere a prezzi inferiori a quelli dei negozi specializzati” ha commentato Lorenza Zanaboni, Responsabile della Sede Territoriale  LAV di Verona. “Agli animali, costretti a figliare in continuazione in modo aberrante nella loro vita, che dura solo qualche anno, non vengono garantite le condizioni minime di benessere e nessuna cura veterinaria, e spesso i nati presentano patologie anche gravi”. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]