Martedì 16 Aprile 2024

"I Comuni facciano il loro dovere tutelando cani e gatti a rischio gelo"

Michela Vittoria Brambilla richiama le amministrazioni ai loro compiti, previsti dalla legge, per la salvaguardia degli animali randagi o ospiti dei rifugi

Cane in un canile in una foto di repertorio

Cane in un canile in una foto di repertorio

Roma, 13 gennaio 2017 - “Sono stati abbandonati due volte: prima dai proprietari in cui avevano fiducia, poi dalle amministrazioni pubbliche, che li hanno lasciati al gelo di questi giorni. Moltissimi cani (nessuno sa precisamente quanti) sono morti, soprattutto al sud, nei canili sommersi dalla neve, tra l’indifferenza, salvo alcune lodevoli eccezioni, delle autorità che avrebbero dovuto attivarsi per salvarli. Solo la generosità dei volontari – che hanno spalato neve, donato cibo, portato cucce e coperte – ha contribuito a prevenire perdite ancora più gravi”.

Lo ricorda in una nota l’on. Michela Vittoria Brambilla, che, dato il persistere delle basse temperature previsto nei prossimi giorni, invita i sindaci e le asl, e tutti i responsabili a qualunque livello, “ad intervenire prontamente per evitare altre stragi di innocenti”. Dal centro – sud, infatti, continuano ad arrivare veri e propri bollettini di guerra. Dopo il salvataggio dei 300 ospiti del canile di Laterza (Bari) ad opera dei carabinieri, una delle luminose eccezioni alla regola dell’insensibilità, l’emergenza continua in Puglia (Sannicandro), in Calabria (Castrovillari), in Sicilia (Enna), in Molise (Campobasso), in Campania (Salerno), solo per citare alcune delle strutture dove i cani rischiano di morire assiderati. Ma il pericolo è dovunque il gelo abbia colpito. 

“Davvero non si contano – aggiunge l’ex ministro – le email che ricevo ogni giorno, di protesta per la negligenza delle autorità o con accorate richieste di aiuto. La distanza tra la sollecitudine dei cittadini e il menefreghismo di chi dovrebbe provvedere è davvero abissale. All’inerzia di troppi amministratori fa da contrappeso il grande dinamismo dei volontari delle associazioni animaliste. Con le nostre sezioni della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, per esempio, abbiamo organizzato raccolte di cibo e coperte destinate ai canili in maggiore difficoltà e continueremo ad impegnarci per salvare animali a rischio finché l’ondata di freddo non sarà passata. Se tutte le autorità facessero lo stesso, e magari desse notizia di sé anche il ministero della Salute, sarebbe una gran bella cosa” conclude Brambilla. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]