Snoopy è diventato il simbolo della crudeltà umana contro gli animali

Il meticcio ucciso a Livorno da un colpo di carabina è stato ricordato con una manifestazione. Lega nazionale per la difesa del cane si impegna: "Vigileremo su indagini e processo per tutte le creature maltrattate e ammazzate"

Snoopy, il cane ucciso con la sua copertina

Snoopy, il cane ucciso con la sua copertina

Roma, 18 agosto 2015 - Snoopy era un dolce meticcio di circa 7 anni ma per Arianna Lucisano e la sua famiglia, dalla quale era stato adottato quando era un cucciolo di appena due mesi, era molto di più. Era un amico, un fratello, un figlio. A tutti gli effetti un componente della famiglia. Pochi giorni fa il padre di Arianna lo aveva lasciato a casa come sempre per andare ad accompagnare la moglie Annarita al lavoro ma al ritorno, una ventina di minuti dopo, lo ha trovato senza vita sul balcone dove il cane lo aspettava per fargli le feste. Una morte apparentemente senza senso che solo la corsa dal veterinario ha potuto spiegare: Snoopy era stato ucciso da un colpo di carabina. In un attimo e con un colpo molto preciso, un individuo crudele aveva strappato l’innocente Snoopy ai suoi cari. È partita immediatamente la denuncia e sul posto sono intervenuti i RIS dei Carabinieri, anche perché un gesto del genere, violento e immotivato,  rappresenta un pericolo anche per le persone. Un essere che spara senza ragione alcuna, soltanto per il gusto di uccidere,  potrebbe scegliere qualsiasi bersaglio, non unicamente animali (pare che avesse già abbattuto degli innocui uccelli).

Le indagini hanno portato i militari a sequestrare una carabina a un uomo che abita poco distante dalla famiglia di Snoopy e poi alla sua confessione. Nel frattempo, a Livorno, città dove si è svolta la vicenda, l' animalicidio ha destato indignazione, rabbia e anche paura. Si è svolto un corteo per ricordare Snoopy e chiedere giustizia per tutte le vittime innocenti come lui, per tutte le creature indifese le cui vite sono state stroncate per mano di persone senza scrupoli e senza rispetto per la vita di chiunque. 

Lega Nazionale per la Difesa del cane ha già anticipato che si costituirà parte offesa nelle indagini avviate dalla magistratura contro il responsabile e successivamente parte civile nel procedimento giudiziario. “Sono troppi gli animali maltrattati con ferocia inaudita o come in questo caso uccisi senza pietà. – afferma Piera Rosati Presidente di Lega Nazionale per la Difesa del Cane – Questo gravissimo episodio verrà seguito dall'Associazione costantemente per assicurare una punizione concreta e esemplare all'autore di questo atroce atto. Nel caso in questione, il responsabile oltre a rispondere per il reato di cui all’ art. 544 bis c.p., dovrà vedersi contestata l’aggravante dei motivi abbietti o futili”. Per contatti con la nostra redazione: animali@quotidiano.net