Martedì 23 Aprile 2024

Il dolore di Flash, accucciato accanto alla bara del padrone

Il suo amico umano è morto a Pescara del Tronto ma era di Pomezia. Nella cittadina laziale il quattrozampe ha accompagnato il feretro fino al cimitero

Il muso di Flash spunta tra le bare

Il muso di Flash spunta tra le bare

Roma, 28 agosto 2016 - C'era anche lui. Perché fa parte della famiglia, perché soffre come i suoi amici umani per la perdita enorme che il terremoto ha provocato: quella del suo adorato padrone. Ad Ascoli, nella palestra Monticelli, sono stati celebrati  i funerali solenni delle vittime del terremoto che ha colpito l'Italia centrale. Erano presenti il presidente della Repubblica Mattarella e il presidente del Consiglio Renzi. Le bare erano allineate una accanto all'altra e, tra i catafalchi, spuntava il muso di un cocker. C'era anche lui, accucciato e silenzioso vicino alla bara di chi l'ha amato e che lui continua ad amare. Le immagini trasmesse dal Tg3, di un cane che, proprio nella palestra ove sono state sistemate le bare, si è accucciato accanto a quella del suo padrone, hanno commosso l'Italia.

La vittima si chiamava Andrea Cossu, aveva 45 anni, era di origini sarde ma residente a Pomezia, ed è morto nel terremoto che ha colpito Pescara del Tronto. Lui e il suo cocker Flash erano inseparabili. Si vede, si sente, si percepisce dal dolore che il cane non sa raccontare ma che si legge sul suo muso. Una ferita in più nello squarcio di questa tragedia che ha falciato vite umane e affetti nel giro di qualche secondo. A Pomezia Flash ha seguito il feretro fino al cimitero, ha pianto e guaito piano mentre si concludevano i riti umani di addio e poi è tornato a casa con la vedova di Andrea, la sua padrona. Lei dice commossa: "Mi è rimasto solo lui". L.G. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]