E all'asilo arriva Boris, cane specialista di pet-education

Iniziativa di un istituto di Bologna che coinvolge bimbi e famiglie. Il progetto sarà filmato e fotografato per diventare esperienza comune della città

Cane con bimbo in una foto di repertorio (AP)

Cane con bimbo in una foto di repertorio (AP)

Bologna, 23 aprile 2016 - Si chiama Boris e martedì entrerà per la prima volta un asilo nido di Bologna. E' un bellissimo esemplare di golden retriver il protagonista del primo progetto di 'pet education' che sarà realizzato sotto le Due torri per bimbi così piccoli in una struttura pubblica. Il progetto nasce da una proposta del comitato di gestione del nido Graziella Fava, nel quartiere Reno, che ha chiesto un contributo al Comune nell'ambito del bando "Qualifichiamo insieme la nostra scuola", che assegna agli istituti che si candidano con progetti elaborati da educatori e famiglie un contributo di 1.000 euro.

Pertanto, oltre ad ampliare il progetto avviato lo scorso anno centrato sull'educazione all'aperto, con il coinvolgimento diretto delle famiglie per l'allestimento di angoli del giardino con la collaborazione di associazioni o enti del territorio esperti in materia (Fondazione Villa Ghigi), ora l'idea è di inserire un ulteriore elemento innovativo con un percorso sperimentale di pet education: un progetto pilota che "possa aprire opportunità di formazione e arricchimento anche per altri servizi educativi del territorio di Bologna".

I bambini coinvolti saranno suddivisi in tre gruppi per permettere loro di avere il tempo necessario per approcciarsi adeguatamente a Boris (accompagnato da una educatrice specificatamente formata) e assimilare i temi che man mano verranno trattati. Si prevedono dunque sei incontri della durata di un'ora ciascuno per ogni gruppo di bambini.

Altri due incontri sono rivolti al personale dell'asilo e ai genitori dei bambini che verranno coinvolti nel progetto. Un incontro verrà fatto all'inizio e uno alla fine del progetto. Il primo incontro con i bambini avverrà senza la presenza del cane: con un'attività di tipo ludico-ricreativo, i bambini impareranno a confrontare le parti anatomiche del proprio corpo con quelle dell'animale, impareranno similitudini e differenze rispetto ai cinque sensi, verranno illustrate quali sono le esigenze del cane e quali sono gli strumenti che si utilizzano quando un cane entra in famiglia e di quali sono i suoi bisogni. Dal secondo incontro, i bambini avranno la possibilità di avvicinare Boris.

Alle famiglie sono stati fornite tutte le informazioni sul cane e sulla sua conduttrice (che ne è anche la proprietaria). "Il tema della pet education risulta interessante per tutte noi, per più ragioni: da un lato per creare delle situazioni ad hoc rivolte ai bambini finalizzate ad approcciarsi e a conoscere l'animale, dall'altro perché l'animale stesso sia sostegno e supporto alla nostra pratica educativa per bambini di questa fascia d'età, attraverso una modalità differente e non abituale", hanno spiegato le educatrici, supportate dalla pedagogista, ai genitori. I bambini, piano piano, potranno avvinarsi a Boris, conoscerlo, imparare come accarezzarlo e come giocare assieme a lui, costruendo una relazione fatta non di parole, ma attraverso il linguaggio universale dell'amicizia e della cura.

L'attività nel suo complesso verrà documentata attraverso foto e video sui singoli incontri dei bambini con il cane e sulle giornate e serate con le famiglie. La documentazione verrà utilizzata non solo internamente al nido e per le famiglie, ma diventerà patrimonio della scuola pubblica bolognese.  Per contatti con la nostra redazione: [email protected]